Home › Forum › Articoli › Sfruttare la frustrazione (di B. Cathala) › Rispondi a: Sfruttare la frustrazione (di B. Cathala)
Probabile, ma non diventerà ansiogeno quando gli viene spiegato il gioco (e dunque la sua abilità è 0).
Non è che io stia contestando l'esistenza del grafico, quello che sto contestando è:
1) sfida = ansia (se applicato ai giochi)
2) abilità = noia (se NON applicato ai giochi, ma a volte anche per quelli)
3) la possibilità di applicarlo ai giochi in generale, perché normalmente all'aumentare dell'abilità diminuisce giocoforza il grado di sfida, il che rende lo stato di flow irraggiungibile. Questo non vale se ci troviamo in un caso di gioco in cui la difficoltà sale con l'apprendimento, ma questo lo trovo possibile per gioghi di ruolo o videogiochi, per un gioco da tavolo mi sembra assai improbabile.
E' molto piu' probabile e frequente di quello che tu immagini invece. Ai giochi ti diverti a giocare di piu' con bambini e vincere sempre, con giocatori di pari livello o contro dei giocatori pro che ti umiliano ad ogni partita?
Nei giochi collaborativi, guarda caso, e' possibile aumentate il livello di sfida sempre piu' ed e' risaputo che un collaborativo in cui sia troppo semplice vincere non e' un buon collaborativo.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"