Home › Forum › Articoli › Sfruttare la frustrazione (di B. Cathala) › Rispondi a: Sfruttare la frustrazione (di B. Cathala)
E' molto piu' probabile e frequente di quello che tu immagini invece. Ai giochi ti diverti a giocare di piu' con bambini e vincere sempre, con giocatori di pari livello o contro dei giocatori pro che ti umiliano ad ogni partita?
Mi diverto a giocarci, punto. ^__^
Se il gioco mi piace, quello che conta del mio avversario non è se sia una ciofeca o mi stracci regolarmente, è che sia un buon giocatore a livello extra-gioco.
Io gioco a Magic, sono tutt'altro che un pro, ma partecipo regolarmente ai tornei dell'associazione che frequento, anche se perdo più partite di quante ne vinca. Non mi interessa, mi piace giocare, e ti dirò di più, mi piace giocare mazzi “strani” che magari hanno poche probabilità di vincere ma tante di fare cose bizzarre durante la partita (e quando vincono lo fanno spettacolarmente). Ne ho messi su alcuni competitivi che hanno una più alta percentuale di vittorie, ma che spesso non uso perché sono noiosi (non in quanto vincono ma in quanto sono ripetitivi e poco interattivi).
E in Magic non mi sento né frustrato né ansioso quando ho di fronte un avversario che so essere più forte di me, e non mi sento annoiato quando ne ho di fronte uno più debole (mi sento frustrato quando perdo una partita perché ho pescato solo due terre, o peggio ne ho pescate un bel po' tranne l'unica che mi serviva, in tutto il gioco, ma quello è un discorso leggermente diverso… ^__^;
Nei giochi collaborativi, guarda caso, e' possibile aumentate il livello di sfida sempre piu' ed e' risaputo che un collaborativo in cui sia troppo semplice vincere non e' un buon collaborativo.
Sì. alcuni collaborativi rientrano in effetti nel concetto per cui il livello di difficoltà può effettivamente tenersi al pari del livello di abilità dei giocatori, ma sono più l'eccezione che la norma nel panorama dei giochi da tavolo. Più facile che per aumentare la difficoltà di un gioco tu debba cambiare avversario, il che mi pare poco carino.
Cérto