Home › Forum › Idee di giochi › LULLABY – quei magici momenti quando i bambini dormono › Rispondi a: LULLABY – quei magici momenti quando i bambini dormono
L'idea in generale mi sembra interessante, il resto è ancora un po' fumoso mi pare.
Intanto, se il gioco è un cooperativo eviterei di mettere cose come l'incazzatura perché hanno poco senso, se ci stiamo entrambi sforzando di raggiungere un obiettivo comune stiamo calmi, e se siamo obbligati ad arrabbiarci/far arrabbiare l'altro perché una carta dice così, c'è qualcosa che non va a livello di ambientazione.
Se parti dall'idea che sia semi-cooperativo, o, meglio, in questo caso, che i giocatori possano entrambi perdere (se i bambini si svegliano) ma uno solo possa vincere (ottenendo il suo risultato) le cose cambiano e l'incazzatura ci sta anche.
A questo punto però l'elemento di contrasto è semplice, visto che ogni giocatore avrà non solo interesse a raggiungere i propri obiettivi ma anche a impedire all'altro di raggiungere i suoi. E non è una situazione difficile (concettualmente, con le meccaniche è tutto da vedere) da raggiungere, basta che gli obiettivi stessi siano in contrasto: la mamma deve stirare ma non può farlo se il papà sta giocando a Subbuteo perché usa il tavolo su cui lei dovrebbe poggiare i vestiti stirati, quindi uno dei due deve farsi da parte e fare altro, tanto per fare un esempio. Si potrebbe gestire usando due metodi non esclusivi, locazioni (es. il tavolo di cui sopra, lo può occupare uno solo ed è un requisito per 2+ obiettivi) e requisiti (per mettere in funzione la lavatrice serve che sia stato riparato il rubinetto, che però è un obiettivo dell'altro giocatore, che a questo punto dovrà decidere se gli conviene gestirlo subito, aprendo così la strada all'avversario, o tenerlo per ultimo, col rischio però dio trovarsi lui stesso bloccato, magari perché esiste una carta che consente all'altro di scartare e sostituire un obiettivo, ecc.)
Ovviamente sono solo idee gettate alla rinfusa
Cérto