Ci potrebbe essere spazio per lavorarci sopra, ma secondo me è quantomeno necessario cambiare un pelo l'ambientazione.
di sicuro il twist delle carte con le immagini evocative da interpretare non è più utilizzabile “as is”.
Quella è “un” idea ma non “l'idea”, è che le immagini sono il modo più semplice per utilizzare una comunicazione non verbale per passare degli indizi. Le si potrebbe anche ridurre a immagini da identikit pure e semplici, fintantoché ognuna possa corrispondere ad almeno 3-4 (o più, dipende da quanti saranno) sospettati diversi. In sostanza non c'è necessità di avere indizi “fumosi” perché c'è già la difficoltà aggiuntiva di non sapere se l'indizio che ti viene passato è vero o lo spirito sta tentando di metterti fuori strada, perciò se invece di un'immagine “astratta” ho una carta con sopra un paio di occhi azzurri a me basta e avanza, il problema deduttivo è altrove, non nell'indizio in sé.
Chiaramente sì, qualunque alternativa può essere interessante.
Per sviluppare un po' la cosa, il tutto dovrebbe funzionare in questo modo:
Il (i) medium ha una planchette, dove però non ci sono lettere e numeri ma le immagini degli indiziati (ma ci sono “sì” e “no”), e una serie di gettoni che può usare per tenere nota delle sue deduzioni o selezionando o escludendo sospettati in base a ciò che viene a sapere (come li usa di preciso non è tenuto a dirlo).
Gli spiriti vengono interrogati a turno in ordine. Il primo spirito prende 5 carte dal mazzo degli indizi, ne sceglie una e la passa al Medium mettendola sul Sì o sul No della planchette (a indicare se il colpevole corrisponde o meno a quell'indizio), poi passa le 4 carte rimaste allo spirito successivo, che ne pescherà una dal mazzo per arrivare a 5 e farà la stessa cosa.
Cérto