Rispondi a: Contratti, anticipi, esperienze

Home Forum Pubblicare un gioco Contratti, anticipi, esperienze Rispondi a: Contratti, anticipi, esperienze

#38241
CMT
Partecipante

Si e No… la legge non indica espressamente il gioco da tavolo come opera dell'ingegno. Il che si traduce nella “non sicura” difendibilità dei nostri diritti come autori.

Finché non li esclude rientrano nella categoria.

Per parlare di cose concrete: qualora un editore o un autore dovesse copiare un gioco, il padre dell'opera originale dovrebbe intentare una causa civile con tempi e costi su cui è meglio non soffermarsi, senza neanche essere sicuri al 100% di portare a casa un risultato favorevole.

Cosa che vale per tutto, dal plagio di un libro a quello di una canzone, non è un problema esclusivo dei giochi da tavolo. In quanto alla sicurezza, quella dipende dalla tua capacità di provare la paternità del gioco, che è sostanzialmente l'unica cosa a cui (in teoria) serve il deposito alla SIAE, ma nella realtà dei fatti di modi per dimostrare la paternità di un'opera ce ne sono tanti.

(ricordatevi che in italia gli unici vincitori sicuri in una causa legale sono gli avvocati!)

E fin qui non ci piove ma, ribadisco, vale per tutto.
Pensi che se qualcuno ti plagia un romanzo avrai vita facile? Se è lo sconosciuto di turno te la caverai con le spese legali, se ha dietro un editore robusto fai prima a rinunciare, e poco cale a chiunque che tu abbia il tuo bel libro stampato e datato prima del suo.

Alla fine comunque “chissenefrega”, inventiamo e testiamo per il piacere di farlo e non per diventare ricchi (motivo principe per cui un editore non si macchierebbe mai di un simile peccato). Certo.. se poi ci esce anche un po' di pecunia male non fa ;)

Il motivo principe per cui un editore non ti ruba un gioco è che non ha senso farlo. Se il gioco è valido, ha più convenienza ad accaparrarsi l'autore. Se il gioco non è valido… be', chi gliela farebbe fare? Anche perché, a prescindere dall'eventuale causa o dal suo esito, comunque la cosa viene fuori e l'editore ci fa una figura barbina, che è tutto fuorché una buona cosa.
È lo stesso motivo per cui racconti e romanzi (che si possono beatamente depositare) non si depositano.

Cérto