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In “Sulle tracce di Marco Polo” in realtà l'obiettivo segreto è importante, perché fa molti punti, ma non obbligatorio. Si può decidere di non seguirlo, sapendo che si rinuncia a molti punti, o di seguirlo per raggiungere almeno 3 delle 4 città. Fermarsi a metà dell'obiettivo segreto è invece poco premiante (a meno che non sia la metà che sta su una carta, ma questo non è “a metà”, è già un impegno notevole ed una scelta strategica perché le due città sulla stessa carta sono sempre distanti).
Se riuscissi a raggiungere questo, unendo i due punti di vista, sarebbe ottimo. Il giocatore non è costretto a seguire l'obiettivo segreto, ma fortemente invitato a farlo. Se rinuncia è a suo rischio e pericolo, e può dimostrare che la sua rinuncia è la scelta tattica corretta, vincendo la partita.
Ovviamente il bilanciamento deve essere perfetto, e questo aumenta leggermente i rischi rispetto a scegliere una delle due strade.
Fra i commenti precedenti ho visto un altro punto interessante riguardante l'importanza di “non farsi beccare”, che se si adattasse al tuo gioco troverei un aspetto interessante (ma non indispensabile, se invece non si adatta).