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Scusate ragazzi… stiamo parlando di Hearstone?
– Blizzard Entertainment (o qualsiasi azienda di quella portata) non prenderebbe neanche in considerazione la richiesta di un esordiente o di un neo inventore di giochi, che paventa la pubblicazione di un gioco da tavolocarte che sfrutta delle affinità con un proprio prodotto.
– Se la richiesta venisse effettuata da un'azienda con un certo curriculum le cose potrebbero essere diverse.
– Ogni azienda si comporta in maniera diversa perché segue proprie filosofie o strategie di marketing.
– In linea di massima l'attività di un inventore di giochi, è quello di creare giochi, interfacciandosi poi con gli editori o con l'auto produzione. In questo forum non ci si occupa nel prodigarsi in questioni di marketing, questioni che esulano le competenze del forum. Per farmi capire… parlare dei rapporti con tra autore ed editore è una prerogativa del forum, discutere su presunti rapporti tra un autore ed una multinazionale dei videogame non è interessante.
– Se il tuo gioco è “divertente da giocare”, funziona, se hai un regolamento scritto, un prototipo funzionante, se lo hai testato abbastanza da ritenerti soddisfatto, ti consiglio di rivolgerti ad un editore. In fase di presentazione con l'editore potresti accennare alle similitudini con il prodotto videoludico di cui sopra, a quel punto forse l'editore potrebbe prendere in considerazione la possibilità di accedere ai diritti. In ogni caso il punto, il centro della discussione, è sempre e solo il gioco ed il rapporto tra l'autore ed il suo primo referente che è l'editore.
Come mia esperienza personale: ho un gioco sul trono di spade, il gioco è bello (piace solo a me in verità LOL) e funziona… quando lo propongo agli editori, principalmente lo propongo come un gioco di carte che è bello e che funziona, poi gli faccio notare che mi sono ispirato al Trono di Spade, e gli esprimo il mio entusiasmo in tal senso, ma niente di più. nessuna lettera minatoria alla HBO, nessuna proposta a Martins di una collaborazione.
Spero di essermi fatto capire.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.