Rispondi a: "Il tester non gioca per divertirsi"

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#40435
Oedhen
Partecipante

La mia esperienza. La prima (e unica) esperienza di IdeaG mi ha portato a provare circa una 20 di titoli differenti in due giorni.
Se provo un gioco edito lo faccio con una mente aperta ai contenuti, qui è diverso.
Ma non l faccio con la convinzione di voler trovare dei difetti, cosa a cui cmq punto.
No, lo faccio perchè mi pongo la domanda: a che pubblico è rivolto questo titolo? Giocatori occasionali? Giocatori esperti? Wargamer in astinenza? German o American? Gente che possa disporre di un tavolo delle dimensioni ipotizzate? Gente svogliata di imparare le regole oppure dei divoratori di libriregole?
Il calarsi nei panni del tipo di giocatore adeguato è parte integrante del playtester.
Sinceramente, sono un giocatore che trova noiosi parecchi giochi pubblicati (ma tanti) e odia alcune meccaniche anche comuni (tipo il draft iniziale di carte di un'intera manche)
Poi contemporaneamente devo anche entrare nella mente dell'autore e cercare di capire cosa voglia realmente realizzare. Non devo suggerirgli cambiamenti che potrebbero piacere a me, ma che potrebbero essere adeguati alle sue esigenze (se lui vuole rendere il gioco più competitivo o più incentrato sull'economia).

Seconda cosa: Ad IdeaG ho avuto un tester che ha tirato fuori quei 6 difetti (poi ne ho assecondati solo 4) ma che ha aspettato la fine del gioco per elencarmeli. Perchè the Show must go on. E la cosa è stata utile. Peccato a fine fiera, avrei imparato il modo di fare il tester in maniera più efficace.