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Vorrei specificare un'altra cosa, giusto per chiarire ulteriormente.
Io sono dell'idea che il rapporto con qualsiasi editore debba essere improntato alla collaborazione e (possibilmente) alla cordialità, e credo che questo sia evidente dal taglio che il forum e gli appuntamenti (IDEAG in primis) hanno adottato in questi dieci anni e più. Per questo motivo mi spiace molto quando editori mi riferiscono che alcuni autori alle primi armi accampano pretese strampalate (es. NDA o anticipi anche solo per provare il gioco) o robe “che neanche Knizia”, ponendosi subito in atteggiamento dubbioso o addirittura ostile.
Quello che mi preme e mi è sempre parso opportuno sottolineare è la necessità di una 'auto-coscienza' degli autori di giochi. Se qualcuno vi propone di pubblicare un gioco non lo con l'intenzione di truffarvi, ma nemmeno con l'intenzione di farvi la beneficenza. Se accettate un contratto da due lire, o che non vi offre tutele sufficienti (sufficienti! non esagerate!), fate male al vostro gioco, a voi e all'intera categoria degli autori di giochi.