Rispondi a: Alternative ai Dadi

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#41166
Gourdo
Partecipante

Concordo con entrambi.

Ti faccio un po' di esempi.
In “Toledo” il fattore C viene mitigato con quattro soluzioni:

  1. Per il movimento vengono usate le carte. Non c'è limite alla mano del giocatore.
  2. Ogni giocatore ha 5 pedine da muovere, sceglie lui quale
  3. Se ha carte uguali può fare più movimenti nello stesso turno
  4. Tesserina bonus che cambia il valore di una carta, usata solo in combinazione con un'altra carta
  5. [/list]
    Nota bene: Toledo è considerato da molti un gioco orribile. Io non ne ho mai capito il motivo.

    Alcuni giochi impongono un movimento fisso, aggiungendo modificatori che possono essere spesi. Mi viene in mente il movimento dei personaggi ne “La Furia di Dracula”, anche se non è la meccanica principe.

    Altro metodo per regolamentare il movimento è quello di imporre vincoli indiretti.
    Ad esempio in “Tokaido”, dove il giocatore si muove liberamente ma solo su una casella davanti alla pedina più avanti di tutte sul percorso. Ma è interesse del giocatore andare su più caselle possibili, non arrivare primo.
    Oppure in “Patchwork” il pedone ciccio può essere mosso di 1, 2 o 3 “spazi”. Calcolando cosa serve a te e cosa può servire all'avversario.

    La tua proposta, se ho ben capito, è quella di far dipende il movimento successivo dal precedente. Un po' come il gioco di corse che si faceva a scuola con carta a quadretti e matita, dove la macchinina dopo essersi spostata di X si poteva muovere di X-1, X o X +1. Che non è male come idea. Se però ad ogni casella corrisponde una sola possibilità di movimento successivo il problema che dovrai contrastare è la determinatezza del percorso. Un giocatore così può (anzi deve) decidere tutto il percorso già all'inizio della partita.

    Insomma… ci sono molte possibilità… dipende qual è lo scopo del movimento!

"La vita umana non dura che un istante, bisognerebbe trascorrerla a fare ciò che piace. In questo mondo, fugace come un sogno, vivere nell'affanno è follia. Ma non rivelerò questo segreto del mestiere ai giovani, visto come vanno le cose oggi nel mondo. Potrebbero fraintendermi."