Inizio con una domanda: nel tuo esempio il 3 è il totale dei dadi o è su almeno un dado?
Personalmente vedendo il regolamento la questione dadi la farei in modo diverso:
– All'inizio turno posso scegliere di mettere parte della mia energia (limitata dalla qualità) in una zona particolare (ad esempio “Fattore C”) che di base è 1 per tutti.
– Ogni volta che devo lanciare un dado lancio il numero di dadi pari al valore di “Fattore C”, e visti i risultati ne scelgo 1. Quello è il dado a cui applicare la meccanica di risoluzione.
In questo modo mantieni la leggerezza del sistema di base e consenti ai giocatori di mitigare la fortuna come credono, certo è da valutare i costi in energia per aggiungere un dado in modo da bilanciare la cosa.
Su almeno un dado.
Sostanzialmente la soluzione che proponi già c'è, è la caratteristica MORALE.
Il valore di MOR indica quante volte, in un turno, puoi rilanciare un dado.
Ed è ben integrato nel sistema.
Il mio interrogativo è più una questione di eleganza/efficacia, non so se è meglio avere un dado solo e di conseguenza una risoluzione più snella ma più soggetta alla fortuna (sebbene la fortuna con i modificatori possa essere molto mitigata) oppure lanciare più dadi ma potendo gestire leggermente meglio l'alea!