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Casualmente ho avuto modo di ascoltare la presentazione del gioco da parte del vincitore.
Ora, ero indeciso se fare questo post o meno, perché probabilmente mi attirerò le ire dell'autore che ha vinto e probabilmente anche degli altri utenti, ma credo che comunque la mia critica se presa nel modo corretto possa essere costruttiva e servire.
Anticipo che non voglio entrare nel merito del valore del gioco in sé, che non ho provato né visto, e voglio credere che sia veramente un bel gioco perché purtroppo, non me ne voglia l'autore, la sua presentazione proprio una bella impressione non me l'ha fatta.
Onestamente non ho capito un granché del meccanismo di gioco a parte che si usano carte per far avanzare le tribù sul ghiaccio o per piazzare le tessere; personalmente avrei approfondito di più la parte descrittiva delle meccaniche e delle dinamiche di gioco dando meno tempo all'ambientazione con l'uso di frasi evocative “in lingua”; poi una cosa davvero mi è sembrata particolarmente ridicola, alla domanda di Miss Meaple: “Cosa ha il tuo gioco in più rispetto agli altri aventi una meccanica simile” ha risposto che “La mente del giocatore, vedendo la creazione del ghiaccio durante la partita, attiva esperienze sensoriali” o qualcosa del genere.
In quel momento alcuni del pubblico vicino a me hanno commentato la cosa in modo piuttosto negativo (un tizio ha testualmente detto: “questo ha fumato male”); io stesso fossi stato un giudice avrei ritenuto una risposta del genere quasi una presa per il culo.
Ora, ripeto, evidentemente la qualità del gioco ha prevalso sulla valutazione della presentazione dello stesso, ma dal mio punto di vista fossi in lui davvero rivedrei davvero l'approccio sul campo durante eventuali future presentazioni al pubblico.
Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS)
www.dadodadodici.it