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Giorgius, ciò che dici non è sbagliato aprioristicamente, ma nel momento in cui ti affacci come autore al mondo del gioco agli utenti non interessa se è la tua prima opera o se è la 40°, se c'è di meglio si gioca ad altro.
Le nostre critiche sono legate ad un'ambiente ludico che (credici lo sappiamo bene) sceglie a cosa giocare tra non meno di 2-300 titoli (Tra ludoteche giochi propri e giochi di amici ) di conseguenza un gioco che si rifà ai classici mostra la criticità che ti stiamo raccontando e semplicemente al momento di scegliere, resta nella scatola.
se filtri le cose importanti i commenti ti suggeriscono :
– meno peso dell'alea
– calcoli meno complessi
– feeling più moderno.ti consiglio di vedere gameplay e/o regole di dungeon fighters e welcome to the dungeon per farti un'idea di cosa intendiamo.
Innanzitutto, oltre al di nuovo grazie per aver perso tempo dietro al mio gioco, ricordo che non vi è in me alcune velleità particolare verso il gioco stesso se non quella di far passare un pò di tempo ad un tavolo ad amici e similia…qualcuno, come scritto, mi ha detto che “forse” poteva anche essere un'idea diciamo commercializzabile e di conseguenza…eccomi qui a presentarlo a chi ne sa.
Poi, in base a ciò che scrivi giustamente riassumendone le pecche, non mi trovi troppo d'accordo in quanto per ciò che riguarda l'alea oltre a trovarla fattore che rientra nei canoni umoristici che aleggiano su tutto il gioco, non mi è mai sembrata così devastante, giocandoci…stessa cosa in merito ai calcoli….tre giocatori = sei carte, quattro = otto carte…differenza 10 punti da dividere fra due giocatori = 5…non mi sembrano calcoli complessi…
Sul feeling moderno non so che dire…leggo da anni recensioni di giochi che hanno di base piazzamento lavoratori e cubetti di legno…e vedo che molti giochi continuano con dette meccaniche….ma probabilmente mi sfugge il concetto di “moderno”…