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faro59
Partecipante

Ottimo, sono riuscito a smuovervi!!!!

Rileggendo quanto scritto mi sono reso conto che non vi ho detto la cosa più importante: si tratta di un gioco di carte, quindi niente movimenti, niente nascondersi dietro un muro, niente mappa, solo una carta con le caratteristiche del pilota, una del motore (che non serve a niente solo per ricordare quanta energia è disponibile), la carta dello scudo se si decide di attivarlo e le carte delle armi.

Vediamo se riesco a chiarire alcune vostre obiezioni: ondate consecutive è la base del gioco, io ne ho previsto uno di nemico ma al momento (lontano) del test nessuno vieta di infilarcene due. Non sarà un sistema “sparo tutto sperando di fare a pezzi il nemico” perchè pure il nemico spara ed essendo più potente di te è facile che ti manda a gambe all'aria. Per ovviare ad una cosa del genere entra in gioco lo scudo energetico.

Ma vediamo come ho pensato la meccanica dell'attacco/difesa: diciamo che il mio reattore genera 10 punti di energia. Decido di applicarne 6 per l'attacco e 4 per lo scudo energetico. La funzione dello scudo energetico sarà quello di assorbire danni, per cui assorbirà 4 punti danno. Cosa fare con i punti d'attacco? Ho diviso le armi in 3 tipi: pistole (1 punto energia 1 dado da tirare), mitra o cose simili (2 punti energia 2 dadi + un tipo di bonus), lancia qualcosa (3 punti energia 3 dadi  + nuovo bonus).
Nel caso di armi multicolore i costi raddoppiano/triplicano, ma aggiungono alla riserva di dadi d'attacco un dado in più per colore.
Esempio: sono il robot giallo e uso i miei punti d'attacco usando il lancia qualcosa, il mitra e la pistola. Tenendo presente che tutte le energie hanno un loro bonus, tiro prima il dado della pistola, poi il mitra e applico il bonus e poi il lancia qualcosa e applico l'altro bonus. Avendo solo armi gialle conteggerò solo i danni fatti con le facce gialle e le applico sul mech del gioco. Quando avrò armi con diversi colori, si applicheranno anche i danni dei rispettivi colori.
Poi tocca al gioco e se il round prosegue (cioè se i 4 giocatori non distruggono il mech al primo turno) si ripristina solo l'energia del reattore.
Ora il problema è che molti giocatori odiano tirare i dadi, quindi si dovrebbero sostituire i dadi con carte che introducono anche una diversa strategia (in questo caso si potrebbero mettere anche dei timidi movimenti), ma poi come lo gestiamo il mech governato dal gioco?
Il multi robottone mi è sempre piaciuto (i power rangers no) ricordando i carto jappi, ma lo trovate adatto ad un card game? L'idea che il capo robot debba gestire l'energia deviandola dove serve ed eventualmente abbandonare un pezzo magari per salvare il giocatore che ci sta dentro mi intrallazza assai…