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Sulla associazione immagini suoni in effetti potrebbe succedere, in realtà ho visto che alcune immagini sono lette tutte allo stesso modo ( cane tutti fanno BAU ) su altri tipi ognuno le legge a proprio modo
Ma in effetti il mio dubbio è sulla rigiocabilità. La prima volta devo interpretare, ma poi a un certo punto, o in partite successive o nel corso di una stessa partita, so come Giangiulio trasforma in suono “Sirena” perciò non sto più a domandarmi che vuol dire, essenzialmente ha detto “sirena” e la parte “associa il suono all'immagine” se ne è bella che andata.
Io mi sto ponendo il problema per il mio Dies Irae perché l'idea è che il giocatore di turno debba far capire un oggetto usando un suono e ho il dubbio che la difficoltà diminuisca rapidamente, perché da un lato non sono oggetti legati a suoni (far capire con un suono “mela rossa” non è esattamente semplice), ma una volta capito che Pierponzio per “mela rossa” batte le mani non avrò mai nessun problema a capire quando intende dirmi che devo giocare una mela rossa.
Vero è che nel mio caso la difficile comprensione è fondamentale per il gioco, nel tuo non credo farebbe una differenza enorme se i disegni venissero enunciati anziché interpretati sonoramente, resta comunque il doverli ricordare e individuare.
Cérto