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ciao,
Io mi trovo in sintonia con quanto scritto da tinen23 ed in parziale disaccordo con Nestore e mrpako.
E' vero che non è possibile bilanciare un gioco solamente con strumenti informatici e ci vogliono diverse prove su campo. Tuttavia è anche vero che usare questi strumenti evita di fare decine di partite solo per correggere questo aspetto. Io, per quanto possibile, i test preferisco dedicarli a provare gli altri aspetti del gioco.
Chiaramente il discorso cambia in relazione al tipo di gioco a cui si sta lavorando: il bilanciamento di un german è sicuramente diverso da quello di un family o da quello di un gioco per bambini e richiedono sforzi diversi.
Personalmente reputo fondamentale usare uno strumento informatico (excel è quello più conosciuto ma ce ne possono essere di altri) almeno per questi aspetti:
– Calcolare i valori iniziali per i primi test. Trovo molto brutto far provare a dei tester il gioco con i valori tirati a caso, si rischia di non riuscire a fare nemmeno un paio di turni prima che il gioco si incastri. Di solito, usando solo un semplice foglio di calcolo, si riesce ad impostare dei valori che per lo meno fanno stare in piedi la partita (anche se ovviamente non sono quelli ottimali). In questo modo, già dai primi test, si può provare tutti gli aspetti del gioco.
– Bilanciare un grosso quantitativo di materiale. Per esempio come fate a bilanciare i valori di un mazzo di 110 carte senza strumenti informatici? Certo qua vale sempre il discorso che dipende dal tipo di gioco, ma se volete bilanciare un mazzo di carte di un gioco medio/complesso solo con i playtest potrebbero non bastare degli anni per che tutte le combinazioni escano nelle partite
– Avere una visione d'insieme. Quando ci sono decine di carte o di tessere da bilanciare trovo molto utile averle tutte riassunte in una tabella in modo che già a colpo d'occhio si possa vedere se c'è qualcosa che non va.
Quando parlo di strumenti informatici intendo qualsiasi strumento che possa far arrivare velocemente al risultato. Per esempio per un semplice gioco di dadi non riuscivo a trovare il bilanciamento corretto così ho investito due serate per scrivere un programmino che simulasse il lancio dei dadi di un turno di gioco. Ho fatto giocare 100.000 turni di gioco e dai risultati raccolti ho capito che l'errore stava nella logica di una regola. Modificata quella il bilanciamento è venuto da solo. Quanto tempo ci avrei messo per accorgermi dell'errore solamente con i test reali? Sicuramente più di due serate.
Detto questo, concordo invece sul fatto che non è possibile fare un bilanciamento SOLO con strumenti informatici ma ci vogliono dei test su campo. Io personalmente trovo molto profittevole alternare una sessione con excel (o altro strumento) con delle partite di playtest arrivando così per approssimazioni successive ad un buon bilanciamento.
Negli ultimi anni mi è capitato di fare “Reverse Engineering” di alcuni giochi per vedere se riuscivo a scoprire la logica con cui era stato fatto il bilanciamento di alcuni aspetti. Porto come esempio l'ultimo che ho studiato, ovvero Splendor: in pratica tutte le carte di questo gioco sono rappresentabili in tabelle excel e seguono delle specifiche logiche matematiche. Questo mi fa pensare che il gioco sia stato bilanciato proprio usando uno strumento informatico con il quale sia stato facile impostare quelle logiche.
Chiudo facendo due osservazioni rispettivamente a Nestore e a mrpako.
Nestore: L'esempio che hai fatto della scala di valori 1-2-3-4-5 che è stata trasformata in 3-4-5-6-7 è un esempio tipico che con un foglio excel risolvi in un attimo.
mrpako: quando dici che il gioco deve essere “sbilanciato” io reputo che quello che chiami “sbilanciamento” non è altro che un “bilanciamento” particolare e non vedo perché non lo si possa ottenere con un foglio excel. L'importante è sapere quello a cui si vuole arrivare.
Mi scuso per l'eccessiva lunghezza del post e spero di aver dato qualche spunto utile per il confronto