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L'idea di per sè non è malvagia.
L'ambientazione è interessante e permette diversi spunti. Certamente il tuo problema principale è la creazione dei mazzi. Normalmente hai a disposizione non più di 165 carte (e molti editori vogliono scendere a 110), quindi non hai troppo “materiale” su cui lavorare. Quindi non puoi usare oggetti specifici utili sono in determinate circostanze (avresti una matematica impossibile da calcolare, poca rigiocabilità, carte morte in mano, ecc. ecc.), al contempo non apprezzo l'utilizzo dei numeri per superare le prove con sottrazioni e somme che sono decisamente fuori luogo in un gioco così ambientato. Piuttosto fai dei Simboli (3-4) e delle combinazioni di simboli per superare le prove. Poi se vuoi personalizzare le carte (ma questo arriva moooolto dopo), puoi inventarti nomi diversi anche sugli stessi simboli. Tipo: Secchio-> Simbolo Acqua; Borraccia-> sempre Simbolo Acqua.
Carina l'idea del percorso che prosegue anche se mi chiedo: se un giocatore ha una Fossa Oscura terrificante non può chiedere al giocatore dopo “guarda sto per giocare la fossa oscura terrificante, ce la fai a farla? no perchè altrimenti me la gioco in versione “secchio di plastica” anche se non mi serve”.
Sempre allo stesso modo non mi piace proprio il fatto che per superare il bosco hai bisogno di un, decisamente troppo banale e astratto, Numero. Pensaci su, potresti fare un reale percorso fatto di carte, dove nascondi l'uscita tra le ultime carte del mazzo, oppure creare un tabellone, o qualsiasivoglia altra cosa che ti viene in mente, ma un numero da superare uccide l'ambientazione che hai creato.
Play is the way to forget the rain.