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#45017
Folkwine
Partecipante

Hai pensato come ridurre (o non è presente) il problema della paralisi da analisi?

Essendo uno strategico german di peso medio/alto la paralisi d'analisi è un rischio presente, viene molto difficile toglierla del tutto, comunque si, ho inserito micro e macro soluzioni che vanno a tamponare questo problema.
Per esempio le carte Elemento hanno un valore che può variare da +5 a -5, questo valore nel Composto finale deve essere il più possibile pari allo 0, ogni punto di scostamento in assoluto vale punti vittoria negativi. Pertanto, se è vero che a inizio partita tutti sono parimenti utili, dal momento in cui io inizio a prenderne qualcuno e metà partita ho già degli Elementi che hanno, mettiamo il caso, valore +4 in totale, tutti quelli positivi presenti al mercato nemmeno li guardo, perché altrimenti usandoli sbilancerei ancora di più il composto finale. Diciamo che per certi versi è una “nonscelta” data al giocatore, volutamente inserita, con un doppio scopo, il primo è quello di dare maggiore profondità e bilanciare le carte Elemento fra loro e il secondo di limitare nel medio gioco le opzioni in modo da ridurre appunto la paralisi d'analisi.
Questo è solo un esempio, di altri “stratagemmi” simili ne ho inseriti, per esempio alcuni spazi azione sono utilizzabili solo con la pedina del Maestro e non dagli Assistenti, quindi, se in quel turno già il Maestro l'ho usato, automaticamente non considero tutte le altre caselle e così via.

Quanta interazione hai con gli altri giocatori? (o è un “solitario di gruppo”?)

Essendo un piazzamento lavoratori l'interazione è principalmente indiretta. Oltre all'ovvia competizione sugli spazi azione, naturalmente c'è la competizione sul prendere le carte Elemento e Strumento più utili, rubandosele o facendo sparire quelle utili agli avversari cambiando direttamente il mercato con l'azione “nuovi arrivi” che resetta quello attuale. La competizione c'è anche sui dadi, perché sono limitati per colore e numero può essere che due o più giocatori abbiano bisogno dello stesso dado e la gara è sul primo che lo prende, costringendo gli altri a cambiare strategia o (meglio) ragionare preventivamente sull'eventuale “piano B”.
Infine c'è una plancia “studio” con abilità passive e attivabili che si possono imparare man mano durante la partita, le quali possono essere apprese solo da alcuni giocatori e non da tutti, in sostanza, il primo che arriva se le piglia.
Durante le partite che ho visto giocare a IdeaG Brescia spesso e volentieri è capitato che qualcuno esclamasse: “No! Mi hai fregato l'azione, la carta o lo studio che volevo fare io!” Quindi si, direi che l'interazione c'è, pur mantenendosi sullo stile german.
C'è a dire il vero anche una singola azione a interazione diretta più “american”, che ruba una moneta e un cristallo di essenza a un giocatore, niente di particolarmente pesante o “sgravata” ma che ho voluto introdurre e lasciare per quei giocatori a cui piace un po' di sana bastardaggine.

Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS)
www.dadodadodici.it