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Riguardo il proporre il mio gioco ad un editore, il mio dubbio è: se non ho nessun copyright, chi gli impedirebbe di produrselo per cavoli suoi e non riconoscermi nulla una volta che io glielo ho presentato?
Parlando di ambito italiano ed europeo nessun editore serio la farebbe mai. Potrebbe tecnicamente farlo. Una volta. Poi si sarebbe bruciato del tutto, in quanto la cosa si verrebbe a sapere e automaticamente si giocherebbe futuri autori (che ovviamente non gli sottoporrebbero più alcun gioco) sia una buona fetta di clienti, che in una categoria come questa stanno molto attenti anche a queste cose.
Ci sono, a dire il vero, esempi negativi (vedi la copia di Bang! cinese) che purtroppo vanno controcorrente in questo senso, ma è dimostrato che comunque non ci si può far molto quando viene coinvolto il mercato internazionale, in particolare cinese.
Le tue domande e i tuoi timori sono i classici di chi si avvicina per la prima volta questo settore. Come diciamo sempre, il modo migliore per “proteggere” il proprio lavoro è parlarne in giro il più possibile, portarlo agli incontri IdeaG, nelle associazioni ludiche, in primis per testarlo e provarlo, in secondo luogo per dimostrare anche che quel titolo è ideato da te.
Per quanto riguarda il crowfunding… non è così semplice, non basta raccogliere i soldi e poi farlo produrre a una azienda, c'è tutta una campagna pubblicitaria da mettere in piedi (altrimenti non te lo pledgiano di certo) e tutto il discorso distribuzione e coordinamento fra produzione e distribuzione stessa. Farlo da soli è praticamente un lavoro. Per chi è alle prime armi è molto meglio passare per editori secondo me che imbarcarsi in un'avventura su kickstarter.
Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS)
www.dadodadodici.it