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Mi permetto un commento tanto ovvio quanto sincero : il tema non invoglia a giocare.
Anche i giochi che richiedono uno sforzo mentale alto, o che nascondono la gestione di microeconomie, lo fanno proponendo un tema e un obiettivo del gioco più ludico.
Io voglio diventare il più figo armatore del porto, o il re di “gigionia” , o il miglior ingegnere dell'età vittoriana, non un contabile (anche se poi sotto sotto sto giocando a fare il contabile).
Il consiglio che ti do è quindi quello di utilizzare quella formula per gestire l'economia del gioco, ma di aggiungerci un layer ( o una sovrastruttura per dirla in italiano ) molto più ludica e in grado di creare una “esperienza di gioco gratificante” , di permettere al giocatore di muoversi in un contesto meno rigido e meno noioso, altrimenti non sta giocando, figuriamoci se si sta divertendo.
Banalmente : un gioco non è (solo) le sue regole.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==