Home › Forum › Meccaniche › Abilità, equipaggiamento e Matematica dei fattori condizionali › Rispondi a: Abilità, equipaggiamento e Matematica dei fattori condizionali
Intanto ti dico che il manuale del dungeon master di D&D 5 contiene una sezione in cui puoi creare il tuo mostro e ti dice: calcola il danno medio al turno, il bonus d’attacco, la classe armatura (quanto bisogna fare con il dado da 20 per colpirlo) e i punti ferita. Da questi ricava il grado di sfida offensivo e difensivo da una tabella e fa una media. Le abilità aumentano il GS in base al tipo, per esempio un’immunità o la capacità di recuperare vita lo aumentano di parecchio mentre tirare un dado aggiuntivo se ottieni un 20 con il d20 cambierà poco perché è una cosa che accade il 5% delle volte per aumentare di 3-4 i danni in quella circostanza (al confronto con il non morto che ne recupera 3 ogni turno). Secondo questo procedimento l’equipaggiamento viene incluso nelle statistiche.
Dal mio punto di vista se un’abilità richiede un costo devi chiederti quanto beneficio può potenzialmente ottenere un personaggio considerando il costo. Chiaro che se fai un incantesimo che consuma monete d’oro per lanciare 3 dadi di danno forse il tempo di recuperare il contante è tale che quest’abilità venga usata pochissimo. Se usi “banchetto degli eroi” che consuma si 1000 monete fuse in una scodella d’oro ma ti dà sazietà per non so quanti giorni, recupera tutta la salute, cura dalle malattie, ottiene punti ferita aggiuntivi, funziona su 12 personaggi a scelta e non consente ai nemici di imbucarsi alla festa è chiaro che qui è tutta un’altra cosa.
Riguardo alla dimensione gruppi è vero che il grado di sfida generalmente si somma, ma spesso una squadra è più forte della somma dei singoli (specie se uno grosso fa da scudo ad uno ultra offensivo o come i lupi che ottengono vantaggi per il solo fatto di essere in branco)