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Zingrillo_Costanzo wrote:
Io parto dalla considerazione che, se la meccanica è trita e ritrita, nessun tema potrà generare un gioco interessante.
Quindi mi concentro sulla possibilità di alterare qualche meccanismo per creare qualcosa di originale (una ‘contromeccanica’ per citare la DaVinci) e infine, se necessario, ambiento il gioco.
Probabilmente questo mio approccio è dovuto alla mia passione per i giochi astratti.
Yah, mi zento un bo tettesco
Io personalmente non prediligo i giochi in cui l’ambientazione è solo un pretesto, per cui nell’unico gioco che ho inventato sono partito dall’ambientazione e l’ambientazione è predominante rispetto alla meccanica.
E’ ovviamente una questione di gusti ma per me una parte importantissima del divertimento è costituita dall’ “entrare nel personaggio”, nel trasformarsi in un condottiero o in un pilota di Formula Uno. Questo richiede qualche regola in più e una durata del gioco più lunga, che però se il gioco mi piace non considero un difetto (più gioco=più mi diverto).
E’ comunque ovvio che non basta né l’ambientazione da sola, né la meccanica da sola per fare un bel gioco.