Grazie per i commenti.
Effettivamente, l’idea di Bottle Quest e’ quella del gioco della bottiglia tascabile (sempre pronto e ovunque).
L’idea delle domande vorrebbe introdurre un altro aspetto, ovvero quello di non seguire meccanicamente il responso della bottiglia ma di “chiamare allo scoperto” le persone: in base al tipo delle domande poste e al modo in cui si risponde si può manifestare le proprie preferenze.
Inoltre, le domande possono essere anche “carognate”, tipo cose imbarazzanti che obbligano chi deve rispondere a una scelta: “pagare con un bacio” o rispondere forzatamente con una bugia?
La questione dei 3 secondi per la frase può effettivamente essere poco. Io l’ho testato con un gruppo che gioca spesso a Once Upon a Time, quindi ben abituato a inventare frasi al volo.
Certo, si può tarare il tempo in funzione del gruppo (magari per le prime prove).
Il limite del tempo, ma anche l’attenzione a non incepparsi o correggersi dovrebbe spingere a creare storie bizzarre, frenetiche e assurde pur di non sbagliare.
Per il discorso Bonsai, beh, diciamo che ci siamo già sentiti con ilSilvano (che mi ha dato l’ok a pubblicare su IDG questi giochi).
Grazie,
Riccardo