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ciao Luca come replicato da Paolo mi trovi concorde e interessato con quanto hai scritto e spero ( anche se per me non è semplice partecipare a molti incontri causa lavoro, famiglia e quant’altro) che si crei una coesione che in qualche modo ci aiuti ad uscire da un purtroppo ancora “ghetto” e ci permetta di diventare una realtà e un punto di riferimento per gli “autori” italiani soprattutto per quelli che non vogliono restare nella torre eburnea.
Per fare questo abbiamo bisogno di tutti e in particolare come dicevo a berceto a qualcuno credo che noi abbiamo il dovere di cercare di educare al gioco. intendo che lo sforzo maggiore al di la di avere buone idee, e questo sono sicuro che ci sono, è quello di elevare il gioco e di dargli dignità far capire ad un pubblico che so che esiste, perchè a tutti piace giocare anche a quelli che non lo fanno mai, che esistono favolosi giochi alla portata di tutti, che lo scoglio di regole spesso scritte male, non deve fermare quello che potrebbe essere una garnde esperienza formativa.
Per fare cio bisogna crederci, ci devono credere gli autori i produttori e i distributori e non ultimi i giocatori, lo so che è difficile fare paragoni ma vi faccio un esempio spesso la fortuna di libri e di film non è nata da grossi budget pubblicitari o da grandi star o firme è nata dal passaparola e dalla circolazione sotterranea di buone recensioni, bene io sto iniziando a farlo. Sto già consigliando ad amici che non giocano da anni cosa regalare e giocare con i loro figli.
Ogni volta che incontro persone nuove e mi capita spesso ad un certo punto viro le conversazioni e parlo di giochi , di cosa faccio di cosa si fa e non si fa in Italia e credo che utilizzando il giusto approccio nessuno mi abbia preso per matto.
Ho iniziato da bambino a creare giochi, mi veniva sponatneo mi pento di non aver creduto prima che potesse diventare qualcosa di più di un semplice passatempo individuale e grazie a voi sto cercando di recuperare il tempo perduto.
Per tornare al discorso di prima sto cercando di coinvolgere i giornalisti che conosco ( sapete che collaboro all’organizzazione del BA Film Festival ) e grazie anche sfruttando il fatto di aver vinto il concorso della Mercedes Benz far pubblicare articoli dove si parlii di gioco in modo costruttivo e illustrando realtà come quella di questo sito. Forse questo post è un po’ troppo rindondante e serio ma come spesso dico il gioco è una cosa seria, nel senso che se non stai alle regole non giochi, e nello stesso tempo la cosa più divertente e coinvolgente perchè tu sei uno dei protagonisti.
un grazie a tutti
Luca
Luca/mesa