Rispondi a: Da inventori a auto produttori?

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#5567
Mariov
Partecipante

Ciao, Mattia.

Io sono già un autoproduttore, quindi credo di poter dire la mia :)

Secondo me l’idea della cooperativa è ottima, tanto che ebbi già modo di parlarne con Rincewind in Città del Gioco.
Però il fatto di autoprodursi a nome di IDG non mi sembra molto facile.

Partiamo dal primo presupposto: chi mette i soldi? Iscrizioni a IDG a pagamento? MMMmmm, non mi sembra una buona idea. Ma anche se si trovassero i soldi, alla fine diventerebbe una casa editrice vera e propria, quindi qualcuno dovrebbe gestirne la contabilità ecc. ecc.
Inoltre ci sono gli aspetti burocratici: come la fondi giuridicamente l’associazione? Come ditta individuale no, perché poi resta tutto nelle mani di una sola persona. Come società costa tantissimo e secondo me non ne vale la pena, visto quale è il mercato dei giochi in Italia
Insomma, ci sono un po’ di casini e posso capire che uno voglia affrontarli per produrre il proprio gioco, in cui crede, ma mi sembra decisamente più difficile che uno lo faccia per un gioco altrui, di cui magari non è neanche convinto, soprattutto viste le esigue prospettive di guadagno.

Quindi ben venga la cooperativa per la realizzazione, l’ideazione, per i test e per le promozioni in fiera, ma la produzione secondo me è un discorso molto più difficile, anche perché dovresti mettere d’accordo molte teste.

IMHO IDG deve mantenere la sua filosofia originaria, anche magari ingrandendosi nelle direzioni già proposte (alludo principalmente alla promozione in fiera). Qui si propone, sperimenta e discute, ma poi la scelta di autoprodursi deve essere necessariamente individuale (poi se qualcuno vuole produrre un gioco altrui ben venga, ma è comunque una scelta individuale).

Poi una volta che uno ha deciso di autoprodursi DEVE mettersi in contatto con gli altri autoproduttori per ottimizzare al meglio i costi, cercando magari di utilizzare fustelle già esistenti, di fare ordini insieme ecc. ecc.

Altra cosa importante sarebbe quella di creare un bel sito vetrina con su tutti i giochi effettivamente prodotti, in modo che se uno compra il mio gioco trova dentro l’indirizzo del sito e vede anche gli altri.

Io con Post Scriptum (la mia “casa editrice”) sono dispostissimo a collaborare con altri autoproduttori. L’unione delle forze è INDISPENSABILE, ma, in fase di produzione, secondo me deve essere individuale.

Boh, il mio parere è questo.

Ciao!

Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario