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1) Prototipi o giochi editi
L’anno scorso (io non c’ero) avete giocato anche a giochi editi e quest’anno si può riproporre la stessa modalità (del resto l’ho scritto io stesso nel precedente post). Se non ricordo male, però, gli autori erano pochi rispetto al numero di giocatori. Quest’anno mi sembra di vedere una partecipazione maggiore di autori, quindi i prototipi da provare, in proporzione, sembrano essere molti di più. Ad esempio, con tutti i prototipi presenti a Piossasco, sarebbe stato ‘strano’ vedere qualcuno giocare a giochi editi. Ovviamente questo lo sai tu.
2) Altri momenti
Prevedere una cosa ufficiale o informale, magari a fine serata? Boh.
Riguardo gli argomenti da te proposti…io voto per:
A- Una tavola rotonda classica, sui metodi del “game design”
B- Una tavola rotonda o una chiaccherata sulla possibilità di trasformare IDG in qualche cosa
d’altro
D- Una piccola esposizione delle tecniche artigianali dei nostri prototipi
G- Un workshop tenuto da un autore importante, con valutazione sul momento (es. Albertarelli e Colovini all’Archimede, se non erro)
Per la cronaca erano Colovini e Nick N… evito di scrivere il cognome per non sbagliare
Ma ci saranno gli autori importanti?
H- La \”Loggia\”. Sfruttiamo la notte per riunirci in piccoli gruppetti nelle stanze dell’ostello
pensando nuovi giochi che dovranno essere pronti la mattina.
Tu ci scherzi, però ho fatto più volte una cosa simile con le canzoni di musica leggera (gruppi di 6/7 persone con autori di testi, autori di musiche, cantanti e arrangiatori…ovviamente tutti aspiranti). Rischi di litigare con le persone, il giorno dopo sei un po’ rinco, non viene fuori nessun capolavoro, però è un’esperienza unica.
Comunque io voto in assoluto la la ritengo utile, fattibile, di breve durata e necessita di pochi sforzi di organizzazione.
Spero di essere stato utile alla causa,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)