Rispondi a: Campagna Elettorale

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#6516
tanis70
Partecipante

PaoLo wrote:

Sarà anche perché non trovo il tema particolarmente appassionante ;), ma non conosco giochi leggeri sulle elezioni. Mi viene in mente solo un prototipo di Corrado Diodà, Italika, sulle elezioni italiane (negoziazione, con un taglio sarcastico), ed uno di Salkaner sulle gilde medievali, ma non credo nessuno dei due sia vicino a quello che tu stia pensando (a proposito.. se ti vuoi sbilanciare… :) ).

Nel frattempo mi sono informato su Die Macher, che non conoscevo, e devo dire che quello che avevo pensato assomiglia molto ad una versione “light”.

In poche parole, si svolgono le elezioni in Burlonia (TM). Ogni giocatore rappresenta il candidato di uno dei principali partiti (secondo la costituzione alle elezioni in Burlonia i partiti principali variano da 2 a 6). Naturalmente, il massimo sforzo ogni candidato lo farà per essere popolare (o per danneggiare l’immagine degli altri candidati), ma ci sono anche 6 possibili “richieste” più o meno forti da parte della base elettorale: Libertà individuale, Sicurezza, Sviluppo Economico, Diritti dei Lavoratori, Meritocrazia, Stato Sociale. Queste “richieste” possono essere compresenti tra la popolazione (cioè una parte dell’elettorato potrebbe richiedere più meritocrazia, un’altra più stato sociale, non necessariamente con la stessa intensità, quindi potrebbe esserci ad esempio una forte richiesta di sicurezza ed una moderata richiesta di libertà individuale), ma si autoescludono nelle piattaforme elettorali (cioè non è possibile promettere più libertà individuali e nello stesso tempo più sicurezza, la Burlonia è un paese serio, mica come l’Italia dove puoi promettere meno tasse e pensioni più alte allo stesso tempo). Non tutte le richieste dell’elettorato sono palesi, per scoprirne alcune i candidati dovranno fare ricorso ad interviste e sondare l’umore dell’elettorato.

Le carte rappresentano:

– i personaggi che compongono lo staff del candidato: intervistatori, curatori d’immagine, ghost writers per i discorsi, lobbysti, guardie del corpo, ecc…

– personaggi “controllati” dal partito o dal candidato: giornalisti prezzolati, sicari (!), sindacalisti, predicatori radiofonici, finanziatori palesi o occulti, anchorman, ecc…

– veicoli (bus, treni, aerei privati…) o luoghi (sedi di partito)

– media “controllati” (giornali, radio, tv)

– azioni dei candidati (comizi, dibattiti, campagne pubblicitarie, intimidazioni, diffamazione degli altri candidati, ecc…)

– dichiarazioni programmatiche (“meno tasse per tutti”, “più taxi per tutti”, ecc…)

– eventi (scoop giornalistici, interventi dell’antitrust o della polizia)

le carte hanno un costo o in denaro o in “punti corruzione”, questi ultimi sono gratis, ma in determinate circostanze potrebbero tradursi in un boomerang per l’immagine del candidato.

Dopo 9 turni di gioco (la durata di ciascuno dovrebbe essere compresa tra i 5 ed i 10 minuti), si “scoprono” le richieste dell’elettorato e si tengono le elezioni.

Il gioco dura tra i 45 ed i 90 minuti, cosa che mi pare quasi inedita per un “simulatore di campagna elettorale” o comunque un gioco a tema politico.

Dalle prime prove è divertente, ma c’è molto da lavorare sul bilanciamento dei costi/effetti delle carte…