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Difatti…
Il discorso sarebbe ampio, ma sconfinerebbe in osservazioni di carattere etologico e sociologico; mentre ho sottolineato da subito la mia intenzione di mantenere il thread su un piano squisitamente salottiero.
Puntualizzo comunque che non sono un fan del gioco lungo fine a se stesso. Lo spessore e la profondità (come afferma Paolo) devono essere adeguati alla durata, altrimenti il picco di attenzione viene raggiunto e superato molto presto…
Qualche esempio che mi viene in mente: “Zombies!!!” è terribile, a mio avviso; dura un’esagerazione ed ha lo spessore di una sogliola… il giocatore progredisce in una ostinata esplorazione appena più strategica del gioco dell’oca, per ore ed ore. “Twilight Imperium 3ed”, d’altro canto, ti tiene incollato al tavolo per dieci ore (almeno, questo è sempre stato il mio tempo; so che c’è chi lo gioca in molto meno, ma evidentemente il nostro gruppo di giocatori è particolarmente riflessivo…!) ma, non ostante il gioco abbia in sé alcuni gravi difetti, il tempo vola e la tensione continua a crescere, tenendoti sveglio fino alla fine. Poi crolli al suolo, ma questo è un altro discorso… “Runebound” è lungo, piuttosto lungo; ma l’interazone tra i giocatori quasi assente e la ripetitività delle meccaniche fanno rimpiangere che la durata non si aggiri intorno ai 75 minuti, appunto… “Monopoli” è un gioco ingiudicabile; appartiene ad altri tempi, ora come ora lo trovo esageratamente lungo; “Risiko” ancora peggio, il rotolare dei dadi dopo un po’ diventa ipnagogico.
Potrei continuare, ma credo di aver reso l’idea in maniera bastevolmente tediosa. La sintesi è che: amo i giochi lunghi ed appaganti; li preferisco ai filler e ai passatempi; non gioco spesso, magari una volta a settimana, e in quell’occasione prediligo una lunga serata monotematica…qui, appunto, è questione di gusti.
Tuttavia, molto spesso ricorro ad un florilegio di giochi più brevi, e mi trovo a domandarmi: perché questo magnifico gioco non dura il doppio?
Gravi dilemmi, che assillano la mente di un lavoratore stakanovista…
=C:S=
"Ci sono almeno due tipi di giochi. Uno potrebbe essere chiamato finito, l'altro infinito. Un gioco finito si gioca per vincerlo, un gioco infinito per continuare il gioco. (…) Non c'è che un solo gioco infinito."
(James P. Carse – da "Giochi finiti e infiniti")