Rispondi a: Aiuto! Cosa ho giocato a Berceto?

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PaoLo
Partecipante

Ed ecco un atteso breve commento ai giochi provati :)

Shipyards, di Piero Cioni

Primo prototipo, maestosamente curato. Si tratta di costruire navi mercantili e da guerra, sfruttando al meglio le proprie risorse e cercando di non regalarle troppo agli altri giocatori. Come al solito ottime idee di fondo, io l’ho trovato però un po’ troppo lento e ripetitivo nelle azioni da compiere, senza una vera sensazione di crescere durante il gioco.

Trollandia, di Mapa

Finalmente ho l’occasione di provarlo! Il gioco è leggero e davvero godibile. La mia opinione è che la prova di abilità in radura non c’entri una mazza.. nonostante questo mi sono divertito a farla!

Tokyo Train, di Wallover

Vabbè, questo non era un playtest.. ho solo sfruttato la possibilità di divulgare un gioco che adoro. Solo una possibilità per aumentare la rigiocabilità: non si potrebbe assegnare casualmente nome a colore all’inizio di ogni partita?

DISCLAIMER: Ho provato millemila giochi degli Acchittocca per il semplice motivo che la seconda metà del pomeriggio di Domenica sono rimasto solo io e loro, ed io non avevo nulla da provare!

Popolino, degli Acchittocca

Cerchiamo di superare subito il trauma dei nomi dati ai giochi dagli Acchittocca. Funziona così, cioè che fanno un gioco e gli danno un nome (normalmente non oltre una parola). Poi ne fanno altre quattro versioni, che a seconda della difficoltà rispetto all’originale guadagnano diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi.
Così Popolini è la versione “light” di Popoli, dove si cerca di ottenere il controllo di popoli fantastici. Tutto giocando prima carte coperte che determinano l’ordine di gioco e poi segnalini coperti che determinano le maggioranze. Tutto troppo coperto, forse… Il gioco funziona (come tutti gli altri degli Acchittocca) ma l’ho trovato poco ‘ciccio’. Forse qualche segnalino scoperto e qualche carta triccosa potrebbe aiutare.

Leonardino, degli Acchittocca

Ecco quello che faceva Leonardo a otto anni: raccoglieva risorse per costruire invenzioni, assieme ai suoi amici. Giochino dal flavour vagamente Leonardiano, leggero e molto intrigante. Direi perfetto così com’è.

Leonardonzo, degli Acchittocca

Ultimo gioco provato, dopocena di Domenica. Bello, bello, bello. Una partita avvincente che mi ha fatto dimenticare di trovarmi di fronte ad un playtest. Spero lo vedremo presto in circolazione, non so in che forma (spero non con questo nome!).

Borgo, degli Acchittocca

Gioco funzionante, ma il meno entusiasmante tra quelli provati del team (forse se l’avessero chiamato Borghetto o Borghicino sarebbe stato meglio?). Ho faticato un po’ ad entrare nelle scelte del gioco, ma sicuramente ci sono delle cose belle ed originali. Un po’ ripetitivo?

Porta Portese, degli Acchittocca

Un vecchio classico, che ho avuto modo di provare per la prima volta a Berceto. Gendarme a parte, un giochinino che a me è piaciuto molto.

Una bottiglia di Rum, di SoloLuca

Gioco cattivo e ad eliminazione tra pirati che si cannoneggiano ed abbordano, fatto di scelte suicide e radicali. Potrebbe uscirne un gioco simpatico, con alcuni ripensamenti. Stay tuned.

Bruges, di Favar

Ne avevo sentito parlare diverse volte, finalmente ho avuto l’occasione per provarlo. Gioco di aste, contrattazioni, ordini da rispettare, che ho vinto a mani basse ;). Gioco interessante, forse poco legato tra la parte di negoziazione libera (detta “delirio”) e quella formale di aste ed acquisti. Ma una solita base su cui lavorare.

Fa’ il tuo dovere, di Wentu

Il gioco secondo classificato a Lucca 06, riambientato (ottimamente) e riproposto con alcune modifiche. Per un gran numero di giocatori, con ottimi spunti interessanti, il mitico “dilemma sociale”, ma forse un po’ troppo lento, soprattutto per chi rimane a guardare le avventure altrui.

Shadows in the fog, di Linx

Sono riuscito a giocarci solo una mezzoretta, ma credo di essermi reso conto del gioco. Mooolto interessante, con una parte continua. veloce e divertente di crescita e caratterizzazione dei personaggi.

– Gilde, di Salkaner

Bel gioco, veloce ed elegante, dal futuro garantito. Peccato che una trasformazione finale possa vanificare tutto… ;). Credo che servano un paio di limatine, e poi si è a posto!

– Portobello, di Magobaol

Questo è un gioco di Magobaol, ma l’avevo io in macchina, sempre pronto per farci una partitina. Potete vedere i miei commenti relativamente all’incontro di Piossasco :).

– Inca, di Magobaol e mio
– Lalibela, di Luca Chiapponi e mio
– Enrico il Navigatore, mio.

In questi ci ho messo mano (o poche dita) io, quindi preferisco non proferire parola. Comunque con i consigli ricevuti sono decisamente ottimista rispetto al loro futuro.

E voi, che commenti avete da fare?

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."