Rispondi a: Quanto è scontato/banale?

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#7830
tanis70
Partecipante

Letto così, è una specie di Dreamblade senza i dadi (se vuoi Magic incrociato con gli scacchi). Ha comunque anche parecchie cose che ricordano Dungeon Twister. Non mi preoccuperei eccessivamente del fatto che non sia così originale come pensavi, comunque, perchè non è tanto l’originalità o meno dell’idea che conta, alla fine, quanto che il gioco funzioni sia divertente e piacevole.

Dubbi al volo (probablimente ci hai già pensato, ma…):

– non sarà piccola una scacchiera 6×6? O allargare il campo di gioco crea troppa libertà di movimento e allunga troppo le partite?

– come tieni conto delle ferite, degli effetti degli incantesimi ecc…? Ti servono un sacco di piccoli counter (è quello che intendi con “cazzabubboli”?)

-non ci sono carte più forti e carte meno forti, le carte sono equilibrate: questa è un’affermazione MOLTO forte… possibile solo dopo aver fatto centinaia di partite di playtesting con decine di giocatori diversi tra loro… :) per carità, ti credo sulla parola, ma resta il fatto che è un gioco che ha bisogno di un sacco di playtest.

Vengo a quello che ritengo essere piuttosto il cuore del problema, ovvero cosa ti aspetti da questo gioco?

– un gioco da giocare con i tuoi amici e magari nell’associazione di zona che frequenti? Nessun problema.

– un gioco da pubblicare con un editore?

In generale, è il tipo di gioco che andrebbe prodotto da una grande casa editrice con molti mezzi e capace di grandi investimenti per riuscire ad imporsi sul mercato. Il problema, te lo dico francamente, è che una grande casa editrice solitamente tende ad ignorare gli autori che non hanno già altri titoli alle spalle, questo per ovvi motivi.

Naturalmente puoi sempre provare la via dell’autoproduzione, ma un gioco del genere è particolarmente oneroso come materiali, non so se sei disposto ad investirci il denaro necessario.

Forse la cosa migliore è preparare un buon prototipo fatto da te, ed iniziare a farlo vedere in giro nelle fiere o negli incontri. Puoi sfruttare gli incontri di IDG, e gli spazi autoproduzione gestiti con grande entusiasmo e capacità dal buon WarAngelo Porazzi (trovi facilmente come contattarlo su http://www.warangel.it ).

Chissà che qualche editore medio-piccolo non lo noti, ne rimanga estasiato e decida di investirci.

Parallelamente, proverei a sviluppare qualcosa di meno complesso in termini di materiali e regole, e magari partecipare a qualche cimento o concorso per creatori di giochi. Questi ti insegnano le “regole” da seguire per presentare al meglio le proprie creazioni, le cose da tener presente quando si crea, ecc… da come scrivi hai secondo me tutte le carte in regola per fare bella figura, magari vincere e farti pubblicare qualcosa. A quel punto le cose iniziano a farsi un pò più semplici.

Auguri!