Buongiorno a tutti voi.
Intervengo sull’argomento perché chiamato in causa direttamente, scrivo qui, su questo forum, prima che altrove (come e-mail private o altri forum) perché in questo sito mi sono state date risposte che ho molto apprezzato e ho conosciuto persone, anche se solo virtualmente, che mi hanno fornito utili informazioni.
Non intendo sottrarmi a future domande sull’argomento ma voglio precisare alcuni punti:
1) Non sono nessuno, nel senso che la mia abilità quale inventore di giochi è tutta da provare. I plausi che ho ricevuto sono rimasti in ambito privato fra amici e conoscenti (anche col solo scambio di e-mail). E, in ogni caso, sono riconducibili ad una versione di un gioco già esistente. Il gioco ex novo che ho in cantiere (il regolamento è completato) e al quale ho fatto riferimento in più occasioni ha subito ritardi per impegni familiari e di lavoro che, nell’ultimo anno si sono fatti impellenti. Tuttavia nutro ottimismo sull’idea, sebbene non abbia nulla di rivoluzionario o di totalmente originale. Lo considero ancora oggi inedito e vi sono però meccanismi che non ho ancora trovato in commercio (salvo poi vederli inventati da altri a causa del mio troppo temporeggiare) che mi fanno sperare in un buon apprezzamento se non proprio in un successo. Rimane il fatto che ancora non esiste e che quindi sarei un inventore “sulla fiducia” oltre che “principiante”. Per questo motivo, invito il signor Giulio Trabucchi a non sopravalutarmi.
2) Fino ad oggi non ho avuto modo di conoscere di persona (spero prima o poi di farlo) Spartaco Albertarelli ma ho dialogato con lui sia sul forum di EG sia su questo.
3) Non conosco e non ho ancora conversato con il signor Trabucchi ma non ho motivo di tirarmi indietro dalle domande che vorrà propormi. Preferirei farlo su questo forum, ma se insiste posso farlo altrove e anche in forma privata.
4) Qualsiasi conversazione deve rimanere su binari di correttezza, rispetto e senza accenti offensivi per nessuno.
5) Dopo lo scambio di idee con Spartaco Albertarelli, sono convinto sulla sua buona fede, anche se sulle grandi case editrici mi rimane qualche riserva (e non solo a me, credo). Inizialmente il discorso era partito su un piano di evidente diffidenza ma poi la discussione è stata soddisfacente (almeno per quel che mi riguarda) per questo l’invito di Paolo a rileggere bene tutto il dialogo è giusto, e non posso far altro che ribadirlo.
6) Confermo che non era e non è mia intenzione trarre alcun vantaggio di qualsiasi tipo dalla vicenda.
P.S. Non c’entra con l’argomento ma visto che ne ho fatto cenno vi voglio comunicare che, salvo ripensamenti sulla base di vostri consigli ad hoc, l’iter che intendo seguire per il mio nuovo gioco è questo. 1) finire un prototipo semplice (dotato degli elementi essenziali) e un prototipo completo per poter essere testato, 2) effettuare il play-test con amici, 3) apportare eventuali modifiche, 4) depositare il prototipo semplice al deposito opere inedite, modulo 350, alla sezione OLAF della Direzione Generale della SIAE, http://www.siae.it/Olaf_doi.asp?click_level=1300.0300&link_page=Olaf_DOI_ComeDepositare.htm#doc 4) quasi in contemporanea o comunque subito dopo pubblicarla sul sito di “inventori di giochi” e “giochi da tavolo” consentendo il libero utilizzo dell’opera solo a chi volesse riprodurla in modo artigianale per uso privato e senza commercializzarla, 5) portare il prototipo a qualche raduno, gara o fiera e giocarci insieme a gente esperta per poterlo testare sul serio.