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#8602
PaoLo
Partecipante

Sperando di fare cosa gradita ecco le mie sincere impressioni sui giochi provati.

ITZAMA – RiFo

Il gioco si basa su una meccanica di contrattazione tra i giocatori veramente molto carina ed interattiva, che funziona molto bene. Il resto del gioco, ambientazione più che posticcia e meccaniche di scoring, non mi ha invece convinto del tutto. Poco male, ne può uscire un gioco eccellente se ritorna ad essere un gioco astratto o un bell’economico classico (o anche un diplomatico…) ripartendo dal suo ‘core’. Comunque, coinvolgente.

SPLATFORM – Crisi

Idea molto ma molto simpatica quella di ricreare un platform arcade ‘da tavolo’. Il colpo d’occhio era molto accattivante. Il gioco è pure esso simpatico ma presta il fianco ad un paradosso: un gioco che dovrebbe richiamare un gioco rapido come un videogame può diventare succube della paralisi da sovranalisi (cosa succede se faccio questo e poi questo e poi questo… no no allora aspetta un attimo muovo qui e poi…). Non sono convinto del finale. Rimedi? Limitare ad una o due azioni a turno, non farlo giocare in sei (troppa attesa), inserire qualche chittino coperto in modo da celare chi sta effettivamente vincendo. Forse anche un tabellone 12×12 è ok. Ottima idea però!

WIZARDS OF MICKEY – Tanis
Beh, il gioco non aveva bisogno di playtest, visto che troveremo la prima bustina su Topolino tra un mesetto circa. Che dire? Il gioco funziona, ha tre regole in croce, è originale per il suo genere (non centra nulla con magic, insomma) e ha spazio per delle belle combo. Forse troppo aritmeticoso, anche se i conti sono facili. Difetto principale: DATECI CICCIO, PAPEROGA E SOPRATTUTTO FILO SGANGA!!!

WAR CREED – MartyParty (solo pochi turni)
Il gioco è un giocone, nelle intenzioni, con migliaia di quelle che chiamo cazzabubbole (carte speciali, ruoli, ecc) sopra la base di un gestionale solido. Alcune idee sono davvero interessanti, come la paga ad incremento dei personaggi o le preghiere agli dei. Ma ripartirei tagliando la metà delle cose per capire se la base gira davvero. Il resto nella prima espansione!

LUNGARNO – Favar
Setup, con carte che fanno da fiume e da ponte, molto intrigante, così come il sistema di punteggio davvero originale, con gli elementi che del paesaggio che danno punti a seconda di cosa hanno a fianco. Un difetto è che l’ho trovato troppo ‘tattico’ e pochissimo ‘strategico’: si trattava cioè di ottimizzare la mossa senza mai poter guardare avanti nella partita. Altro difetto lo scoring troppo cervellotico e imprevedibile, perché fatto tutto nello stesso momento (meglio differenziare i momenti di scoring durante il gioco). Altre piccole cose: movimento ed eventi, così come sono adesso, praticamente inutili.

LOCHNESS – Wallover
Da vedere è una figata, il classico gioco di Wallover tutta fuffa alla tedesca! Il biscione che si muove, le fotografie sfocate o con le dita, la mascherina per muovere il mostro… Solo che a fronte di questo ci sono delle meccaniche un po’ troppo ‘fiddly’ o inutili, che non lo rendono né un gioco per bambini (troppo poco immediato), né per famiglie (troppissimo a culo). Da snellire, ma fallo perché è uno splendore!

IL GIOCO DEL LABIRINTO DEL BOSCO – Mad Ax (solo pochi turni)
Gioco poverissimo nei materiali, 27 carte tra piano di gioco e carte azione. Fin troppo (sbattitene della produzione, se metti qualche tessera quadrata e un po’ di chittine il gioco ne guadagna). Veramente bello il modo di fare le azioni ruotando le tessere e leggendo il proprio verso… La questione è: si presenta come un gioco per bambini… ma lo è veramente? Un gioco ad informazione completa, senza elementi di culo o di sorpresa… Non so, sono dubbioso.

FANTASY GESTIONALE – Acchittocca (solo alcuni turni)
Il gioco mi pare già un ‘classico Acchittocca’, cioè un gestionale supersolido sullo stile di Leonardo: piazza servitori e compi azioni, possibilmente rompendo i maroni agli altri. Il fatto di non essere un gioco a sorpresa è anche il suo principale limite… dall’altra parte il fatto che gira già a meraviglia, già bilanciato con un bilancino da orefice e con una possibilità di interazione infinita tra le varie azioni.

THE BUTTERFLY – Favar (solo spiegato)
Caro Piero Cioni mi spiace ma dovrai vedertela con me. Quel gioco mi ha già fatto nascere tante di quelle idee che ci stanno 8 giochi dentro, magari te ne regalo uno… ;)

Spero i commenti siano apprezzati, preferisco dire pro e contro che non dire tutto bello tutto ganzo. La cosa bella è che ho trovato qualcosa di molto meritevole in tutto quello che ho provato, la cosa difficile ora è tenere quella per costruirci attorno il gioco!

Sui miei non dico niente, aspetto le note altrui..

:rolleyes:

Post edited by: paolo, at: 2008/01/14 19:25

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."