Home › Forum › Pubblicare un gioco › Sui contratti editoriali… › Rispondi a: Sui contratti editoriali…
Karl wrote:
Se il problema stà nella indubbia difficoltà di trovare un editore all’estero, quel punto è conveniente solo per Autori Novelli; ma non per Autori Affermati.
:blink:Ma poi… se un editore pubblica un edizione internazionale dov’è il problema? In germania solitamente tendono a fare un edizione in tedesco e vien ben accolta anche in inglese?
Forse, e correggetemi se dico un xxxxxxx, dipende anche dal prodotto (gioco).
Karl
Diciamo che va da caso a caso.
Un autore è libero di scegliere se cedere i diritti solo per una nazione o per l’europa o per il mondo. A seconda della propria notorietà e del tipo di gioco farà le sue valutazioni ed elaborerà una sua proposta, cercando poi un editore che la accetti.
In pratica qui su IDG ci sono molti aspiranti autori che non hanno ancora pubblicato, quindi probabilmente in questa “lettura del contratto” che stiamo facendo è giusto mettere molti consigli e spiegazioni rivolti a tale tipo di pubblico.
Personalmente, se mi si presenta un autore che vuole vendermi i diritti solo per l’Italia, c’è una possibilità su un milione che io accetti (ovviamente c’è differenza fra un autore che si chiama Reiner Knizia e uno che si chiama Pippo Calippo).
Ma la cosa fondamentale da far capire, IMHO, è che non si tratta certo di un contratto capestro, anzi: questo modo di trattare i diritti secondo me offre vantaggi a entrambe le parti e non crea nessun problema, quindi se un editore ve lo offre io direi di accettarlo senza farvi nessun tipo di paranoia sul fatto di cedere i diritti solo per una nazione o per l’altra, soprattutto se non avete ancora pubblicato: come ho già scritto prima, le occasioni vanno prese!
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario