Home › Forum › Pubblicare un gioco › Contratto di edizione – punto 3 › Rispondi a: Contratto di edizione – punto 3
Scusate, avevo attivato l’avviso sul thread per sapere di nuovi post… e mi avete ingannato cambiando thread! Ho postato anche sul punto 2.
Io ho sempre avuto a che fare con il prezzo di vendita dell’editore a chiunque acquisti da lui (al distributore, al negozio, al pubblico in fiere o per posta), che essendo variabile nel tempo e a seconda delle situazioni non è mai stato fissato sul contratto. E quindi effettivamente sul fatturato, che è ricostruibile dalla documentazione presente in casa editrice. L’equivoco con il pèrezzo di vendita finale può essere dovuto al fatto che il contratto nasce in ambito librario e lì si fissa effettivamente una percentuale non sul fatturato dell’editore ma sul prezzo di copertina: quello è il dato assolutamente certo, riportabile sul contratto, dal momento che i libri hanno un prezzo fisso (anche per questioni di IVA agevolata assolta alla fonte). Ma nei giochi, dove il prezzo fisso non c’è, ci si rifà al fatturato dell’editore.
Di rado si ha una percentuale che varia: per esempio x% sulle prime 1500 copie, y% dalla 1501 alla 3000, z% dalla 3001 in poi. Per esempio con percentuale crescente, perché l’editrore sulle prime copie deve ammortizzare i costi fissi.
L’acconto si considera un anticipo su questi soldi, per cui i diritti si pagano solo sopo aver superato tale cifra e per la differenza.
Talvolta si può invece stabilire che il compenso è a edizione: si fissano le copie e si pattuisce un forfait per tali copie. Anche questo uso deriva dal mondo librario.
wallover wrote:
D) Solitamente gli editori sono sempre in ritardo sia sul report, sia sul pagamento.
MarioV wrote:
A volte purtroppo ciò capita perché sono in ritardo i clienti
Umanamente è comprensibile, giuridicamente non è una giustificazione: a voler essere rigorosi, sulle copie uscite dalla casa editrice la royalty è dovuta comunque, anche se l’acquirente non ha ancora pagato. La necessità di dover a volte anticipare una percentuale di quanto non ancora incassato fa parte del rischio d’impresa – e l’imprenditore è appunto l’editore, non l’autore.
Dopodiché, ovviamente, nella pratica si aspetta fiduciosi senza star tanto lì a rompere…
Post edited by: Angiolillo, at: 2008/01/31 05:57