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sono daccordo con l’idea di condivedere queste esperienze.
Io ancora non ho mai presentato un gioco a qualche editore. Però mi è capitato di rivolgermi ad una importante azienda per la produzione di miniature in metallo per un wargame. La risposta è stata “te le vendo dopo che ho letto il tuo regolamento” :ohmy:
Ma come ti dico che darò molti soldi e tu invece di festeggiare mi chiedi il regolamento? Non so se si sia trattato di fair play nei miei confronti o voglia di scopiazzare… però di fondo c’è con i miei soldi faccio ciò che voglio… Vabbè lasciamo perdere
Vorrei aggiungere due paroline sulla “linea editoriale”. Se tali parole sono usate correttamente e non come sinonimo di “modo gentile per dire mi fa schifo ” vuol dire che la casa editrice deve tener conto di:
1) target di riferimento
l’editore ha scelto di pubblicare solo giochi da 6 a 12 anni, oppure da 3 persone in su, giochi educativi, ecc. Se il prototipo non rispetta tali criteri è scartato immediatamente
2) fattibilità fisica
è bellissimo ma ci sono 200 carte, 600 miniature in metallo dipinte, ecc. mentre la casa produce giochi di carte…
3) fattibilità economica
l’azienda non puo in questo momento sostenere un simile investimento, oppure può ma il margine di remunerazione previsto non è soddisfacente, ecc
4) mercato
l’anno X vanno di moda gli zombi, l’anno X+1 il fantasy, l’anno X+3 i pirati. Se presento un gioco sulle navi nell’anno X o X+1 tendelzialmente è maggiore la probabilità di un rifiuto rispetto l’anno X+3
5) concorrenti
ogni editore ritiene che una casa/e sia sua concorrente. Se quest’ultima pubblica un gioco di colonizzazione spaziale, uno di commercio spaziale, uno sul pirata spaziale , è probabile che l’editore cerchi un gioco di ambientazione spaziale e che quindi rifiuti il gioco di fuffy l’orsetto. E’ anche un po’ questo il meccanismo di come nascono le mode….
C’è inoltre da dire che il mercato degli ultimi anni tende verso una sempre maggiore offerta di titoli tant’è che c’è chi dice che questo è uno dei pochi settori in cui l’offerta supera la domanda. Quando per esempio una casa editrice riesce a pubblicare decine di giochi in un anno ed ha uno staff di 5 persone è probabile che cerchi giochi belli e pronti perchè non si riuscirebbe a procedere con la limatura in casa.
Infine parliamoci chiaro quante volte in tutti i campi un progetto valido è stato rifiutato perchè non compreso? Il tuo gioco semplicemente può essere stato giocato poco o male o tutti e due e quindi non compreso.
Prima o poi (spero prima
Post edited by: Phoenix, at: 2008/02/12 19:17