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rporrini wrote:
Pongo meglio la domanda: non si simula perché non c’è niente da simulare o perché fare un gioco simulativo incasina troppo la vita?Post edited by: rporrini, at: 2008/04/17 20:00
La mia risposta, in breve, è:
da quando esistono i personal computer, non ha più molto senso creare giochi di tipo “simulativo” non elettronici, in quanto il pc è molto più bravo e veloce a fare tutti i calcoli necessari ad una simulazione.
Ad esempio, citando due esempi letti nelle vostre risposte:
– un gioco da tavolo simulativo su World of Warcraft è destinato a deludere comunque gli appassionati del gioco online, perchè non riuscirà mai a calcolare tutte le variabili che un computer gestisce in frazioni di secondo, e quindi risulterà sempre o troppo complesso da gestire o troppo banale rispetto alla realtà.
– un gioco da tavolo simulativo sul calcio sarà sempre e comunque troppo lento e complicato da gestire rispetto ad attaccare un joypad alla Ps2 e giocare a Pro Evolution Soccer, che alla fine sarà sempre una simulazione più accurata e realistica di quanto si possa fare con pedine, tabelloni, dadi, tabelle e carte.
Poi, certo, rimarranno sempre i nostalgici che preferiscono una partita ad un wargame simulativo con le pedine in cartone rispetto allo stesso gioco fatto più velocemente e con nessun problema di salvataggi al pc, ma, credo, si tratta di una minoranza destinata col tempo a sparire.
Nota: la prossima “vittima” in ordine di tempo credo saranno i giochi di carte collezionabili “alla Magic” perchè anche qui i pc o le console stanno dimostrando di poter fare di meglio… vedi Eye of Judgement. Per il momento i costi sono ancora troppo alti, ma lasciate a Sony e Hasbro il tempo di trovare la giusta economia di scala…
In definitiva, il mercato è sempre in movimento, le tecnologie ci rincorrano e ci superano e forse sarebbe compito degli autori che vogliono fare di questo mestiere una professione il rimanere al passo con i tempi (e fiutare il vento che cambia, quando cambia).