Per “momenti più o meno eccitanti nella storia della musica” intendevo qualcos’altro. Cerco di spiegarmi.
Collegare la formazione di gruppi a movimenti. Tipo, movimento punk in un’area della città, proliferano i gruppi punk, son più richiesti, ma hanno meno mercato perchè si dividono la scena con i tanti gruppi che già ci sono. Movimento grundge, stessa cosa, ecc.
Magari è meglio cavalcare l’onda, ma creare un gruppo che parli di una cosa nuova, un gruppo con un look e una filosofia diversa può essere si un rischio ma anche una bomba macina soldi perchè identifica una gran parte di pubblico con altre esigenze.
Ecco forse volevo dire questo. Collegare in qualche modo le esigenze del pubblico con la scelta del look e della musica della band.
Magari si potrebbe ripercorrere (e riscrivere inventando strampalati generi musicali) la storia del rock.
Tutti i giocatori hanno una band che però cambia musica e look a seconda di come cambiano le mode e i movimenti di giovani. Scegliere quando e come cambiare farà entrare o meno nella storia del rock.
Tutto questo è in linea con quanto dicevo sui “periodi musicali” più eccitanti di altri, senza scomodare i sassofonisti jazz dalle dita grosse
:blink:
Altre idee.
Sul lato compositivo potrebbero avere un peso gli argomenti trattati nei testi delle canzoni. Oppure la scelta di strumenti e note più aggressivi, più mielosi, più progressive, ecc.
Ma come simulare in tutto questo il cambiamento dei gusti della folla? O i gusti cambiano a seconda di cosa dettano le case discografiche? Mah!