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1) Attualmente lavoro tre notti a settimana come portiere in un piccolo albergo a gestione familiare, a due passi dal Ponte Vecchio; le due stelle di cui si fregia, ed una clientela piuttosto selezionata, mi permettono di godere di lunghe ore di tranquillità (che talvolta impiego per intasare IDG di post logorroici, ma talaltra in letture, disegno, brainstorming ludico o… PSP!) e anche di dormire quattro-cinque ore a notte.
Ho fatto per alcuni anni l’illustratore, ma recentemente mi sono scocciato di disegnare bischerate su commissione ed ho preferito mettermi “in proprio”.
Vien da sé che ho abbastanza tempo libero da poter dedicare a qualunque progetto mi venga in mente… basta livellare ulteriormente verso il basso la mia vita sociale!
2) Credi che fare il portiere notturno risponda ad un’intima vocazione?
3) Direi che sono le attività quotidiane, piuttosto che il lavoro in sé, a offrire stimoli mascherati per la ludopioesi (neologismo saltato fuori un annetto fa proprio su un topic di IDG, e che mi trovo ora a rilanciare).
4) La penso esattamente come Linx, su questo punto. Ma ovviamente sono psichicamente più instabile di lui, quindi non posso evitare di considerarla una semplice perdita di tempo almeno tre o quattro volte al mese.
5) Potremmo metterne in piedi uno, almeno virtuale…!
"Ci sono almeno due tipi di giochi. Uno potrebbe essere chiamato finito, l'altro infinito. Un gioco finito si gioca per vincerlo, un gioco infinito per continuare il gioco. (…) Non c'è che un solo gioco infinito."
(James P. Carse – da "Giochi finiti e infiniti")