Carte con troppo testo

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  • #397
    Wentu
    Partecipante

    Salve a tutti.
    Mi serve un parere e offro anche un interessante (a mio avviso) spunto di riflessione.
    Si ripete spesso il consiglio di non scrivere troppo testo sulle proprie carte per diversi motivi:
    – se c’è troppo da leggere si dà un senso di complicatezza e pesantezza eccessivo.
    – se si deve tradurre il gioco in altre lingue è più difficile
    – altro ?

    Per rispettare tale direttiva quali limiti vi ponete ?
    Se avete esigenze contrarie, come vi comportate ?

    Al momento mi trovo nella seguente situazione: nel gioco a cui lavoro uso fra l’altro 24 carte. Ogni carta viene usata per ogni partita un numero di volte che sta fra 1 e 4 circa. Ogni carta riporta istruzioni per svolgere un’azione. Tali istruzioni sono descritte con un breve testo di lunghezza media 120 caratteri, lunghezza massima diciamo circa 250. Frasi brevissime e secche del tipo : ” Si fa Ae B. Chi fa C vince. Se capita D allora E “.

    In generale mi pare che tali istruzioni siano molto chiare. Per essere più chiaro, e per evitare il “tonto” di turno, nel mio regolamento vorrei aggiungere una breve sezione del tipo “note alle carte” con un elenco di brevi specifiche del tipo: “Puffare” significa fare quello e quell’altro.
    In questo modo riesco a risparmiare un sacco di testo nelle carte.
    Mi pare che, così facendo , le prime volte chi gioca accederà spesso al regolamento per ricordarsi cosa vuol dire “puffare”, ma in seguito questo termine sarà acquisito e la compresione delle istruzioni nelle carte non sarà troppo difficile.

    Cerco di pensare ai giochi che conosco e non ricordo un tale espediente didattico. Voi cosa ne pensate ?

    Mi pare ci siano diversi giochi in cui le carte riportano un breve testo (magari lungo mediamente 50-60 caratteri invece che i miei 100) di istruzioni e questo non causa problemi. Pensiamo a certe carte obbiettivo, o carte mossa. Vorrei capire perciò quanto in là posso spingermi nel mio caso.

    Vi ringrazio per l’aiuto

    Ciao a tutti.

    Wentu

    ... e adesso vediamo cosa succede.

    #6561
    Wentu
    Partecipante

    Aggiungo una domanda: nel caso ci siano casi speciali per le istruzioni di cui parlavo, mi piacerebbe trattarli nel regolamento, come fossero delle FAQ. Si può fare ?
    Mi viene in mente per esempio BANG!, dove ogni carta personaggio ha una descrizione ma volte da questa non si capisce cosa fare in un ben determinato caso. Questo viene descritto separatamente, addirittura non nel regolamento ma solo su internet !

    grazie ancora

    ciao

    Wentu

    ... e adesso vediamo cosa succede.

    #6562
    PaoLo
    Partecipante

    Non saprei proprio cosa consigliarti… La tendenza mi pare quella a far scomparire ogni forma di testo da tabelloni e componenti, in modo da renderli il più possibili “language-independent”. Credo sia anche un plusvalore notevole per gli editori (è più facile per loro trovare co-produzioni all’estero, immagino). Anche qui si registrano però i casi particolari, ad esempio le fittissime carte della Guerra dell’Anello (caso che ad ogni modo ti sconsiglierei di replicare).
    Trasformare le tue stringhe di testo in un piccolo lessico di simboli credo sarebbe il massimo. In alternativa, la tua soluzione mi pare buona…

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #6564
    crisi
    Partecipante

    Altro piccolo accorgimento che, forse, può ajutare nella comprensione della carta sarebbe quello di suddividere il testo (o, meglio, le icone simboliche) in bande colorate che caratterizzino immediatamente la funzione di ciascuna stringa.

    Esempio:
    “Si fa A e B” indica una serie di eventi che accadono a prescindere da qualsiasi condizione. Una banda gialla in alto potrebbe contenere questo tipo di informazioni.

    “Chi fa C vince” allude ad una possibilità, oppure ad una necessità? Cioè: qualcuno ha la possibilità di vincere in seguito ad un certo comportamento, oppure uno dei giocatori vince necessariamente il turno di gioco, in base a quanto espresso dalla condizione C? In ogni caso, immagino una banda arancio che contenga questa stringa.

    “Se capita D, allora E” si riferisce ad una eventualità che può verificarsi o meno. Banda verde in fondo alla carta.

    Mi sforzo di immaginare, naturalmente, ma il tuo esempio è troppo astratto perché jo non corra il rischio di dire grosse castronerie. Forse, se tu riportassi il testo di una carta “tipo” riuscirei ad essere più pertinente…

    Concordo con PaoLo: se il testo si può evitare, meglio. Se però non si può evitare (e talvolta non si può proprio), dovrebbe essere cercata la formula più concisa che un linguista possa suggerirti. Anche una forma mista verbale-simbolica (“Se capita D, allora 😡 ) può essere la soluzione; e, in ogni caso, non sottovaluterei la capacità innata di alcuni colori di attrarre l’attenzione dell’occhio umano più di altri, generando un ordine che potrei arditamente chiamare “sintassi cromatica”, funzionale a lenire il senso di confusione che anche il più “tonto” di turno potrebbe ricavare dalla lettura del testo.

    Infine, non dimentichiamo che 24 carte sono un numero modesto; a meno che la struttura dell’una non si differenzi moltissimo da quella di tutte le altre, dovrebbero chiarirsi a chiunque nel breve volgere d’una partita.

    =C:S=

    P.S.: Gli onironauti e le esperienze di sogno lucido sono un argomento che da molti molti anni mi appassiona; se sei interessato ad approfondire l’argomento, o mi mandi un messaggio privato oppure ci facciamo venire a mente un gioco che riguardi la sfera onirica e discutiamo liberamente nel thread apposito senza finire OT 😆 !

    "Ci sono almeno due tipi di giochi. Uno potrebbe essere chiamato finito, l'altro infinito. Un gioco finito si gioca per vincerlo, un gioco infinito per continuare il gioco. (…) Non c'è che un solo gioco infinito."

    (James P. Carse – da "Giochi finiti e infiniti")

    #6565
    Wentu
    Partecipante

    Intanto grazie per i consigli e pareri.

    Ovviamente io per parlare di onironautica scelgo la via di inventare un gioco ! Mi sembra un tema totalmente originale e assurdamente difficile da utilizzare per un gioco… proprio per questo è interessante.

    Poi c’è il valore aggiunto di poter chiamare un tal gioco con nomi straordinari che iniziano per “psico-” :ohmy:

    prverò a pensare qualcosa !

    ciao !

    Wentu

    ... e adesso vediamo cosa succede.

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