Cimento: Game Refactoring

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  • #16601
    mcuccia
    Partecipante

    Mi spiace davvero di non avere avuto il tempo di partecipare a questo cimento, ho letto cose molto interessanti tra i regolamenti che avete postato, ma anche nei commenti ai giochi.
    E comunque le palle di fuoco sono fichissime, Icata, perché non inscatoli il gioco delli orchi? :-)

    #16602
    PaoLo
    Partecipante

    Comunque più leggo regolamenti ed interventi, più mi convinco che siamo pieni di gente scentrata, qui dentro.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #16604
    Schopfenhoffen
    Partecipante

    Allego qui il giochillo inviato al cimento.
    Complimenti a Izraphael e anche a Paolo.

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    #16607
    Khoril
    Moderatore

    Comunque più leggo regolamenti ed interventi, più mi convinco che siamo pieni di gente scentrata, qui dentro.

    provo a prenderlo come un complimento :)

    #16610
    luceluce83
    Partecipante

    Bel Cimento e risultati interessanti… Complimenti a tutti! E' ufficialmente il primo Cimento a cui partecipo. ( ho provato a partecipare a uno indetto da Paolo tempo fa ma…ops! Non dovevo più parlarne del “cimento dimenticato” vero?Sorry!)
    L'idea di riprendere in mano uno dei giochi “trauma” dell'infanzia (perdevo categoricamente sempre!)  mi ha molto stimolato. Forse alla fine  è uscito fuori un giochino un po' troppo articolato, nonostante mi fossi proposta di fare una cosa semplice!
    Dovrei seriamente imparare a  togliere fronzoli in eccesso e mirare di più alla sostanza.
    Vi linko l'analisi e il regolamento della refactoring “la corsa delle oche”.
    http://tinyurl.com/2cdal85

    #16621
    Plautus
    Partecipante

    Dalla tabella allegata mi pare che avessi anche indicato tu come esistente e frustrante il problema del “fermo un turno”, come mai dici che l'ho introdotto io ?

    Perchè tu hai scritto, testualmente:

    “Problema: casella fermo un turno
    Soluzione: dal momento che volontariamente non ci si andrebbe mai sopra, si dispongono sul tabellone a faccia in giù alcune tesserine […]”

    Quindi mi è sembrato di capire che per il te il problema non fosse la “frustrazione” legata al rimanere fermi, ma il fatto che nessuno ci andrebbe volontariamente su quelle case, e questo accade solo perchè hai sostituito il movimento casuale con le tessere.

    La casella “oca” che sembra essere presente in molti tabelloni vecchi riportati qui http://www.giochidelloca.it/index.php potrebbe essere da ritenere secondo te un problema alla pari di quello “fermo un turno” oppure rientra nella categoria “fortuna” (ma allora anche il fermo un turno ne fa parte) ?

    Per me il problema del “fermo un turno” è legato al fatto che è troppo frustrante e noioso. Quindi o lo si elimina del tutto o si introduce una “Compensazione”, ovvero, il giocatore perde, si, un turno ma (ad esempio):
    – il giocatore riprende in mano una delle sue tessere movimento (nella tua variante)
    – il giocatore guadagna tot gettoni (nella variante di Izrahael)
    – il giocatore guadagna il chicco di mais (varianti di luceluce83 e Paolo)
    – il giocatore muove la Volpe (variante mia, proposta a Paolo)

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #16622
    Plautus
    Partecipante

    Ehm, Plautus, hai ragione, sulla ritirata di Porca l'Oca m'è scappato un 5 anzichè un 2, quando posto il regolamento metto la versione corretta. Anche l'idea di costi incrementali non è male, solo che non vorrei che finissero troppo presto i segnalini :)

    Potresti riusare l'idea di Paolo: chi paga dei segnalini li lascia sulla casella attuale in modo che possano essere presi da chi ci capita.

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #16623
    Schopfenhoffen
    Partecipante

    Ecco un esempio..
    http://www.youtube.com/watch?v=FC3XGjUYSAc&feature=related

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    #16624
    Schopfenhoffen
    Partecipante

    Ho un'obiezione sulla mancanza di ambientazione nel “gioco dell'oca”.
    Il gioco è sufficientemente ambientato.
    Avete mai visto una fila di oche che cammina?
    Si nota che procedono a caso, superandosi, tornando indietro e facendo vari giri, ma nel contempo si ha anche la sensazione che siano tutte dirette in un determinato posto (e vi arriveranno prima o poi) mantenendo una certa “fila”.
    In questo il dipanarsi del gioco da' una rappresentazione della passeggiata delle oche molto ma molto congruente.
    Di certo delle oche che passeggiano erano molto più frequenti all' epoca. Così l'ambientazione era decisamente più avvertibile allora che non oggi.

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    #16625
    fantavir
    Partecipante

    Ciao,
    complimenti a plautus per l'analisi effettuata, il tempo dedicato e anche per il modo “tecnico” con cui ha esaminato i regolamenti e creato la tabella dei punti.
    Da una parte ho apprezzato l'approccio “informatico” nella valutazione, dall'altra, penso che la tabella dei punti non possa essere considerata un dato oggettivo, ma soggettivo. Ad esempio, per la mia valutazione avrei messo le X e i cerchi in alcuni punti diversi. Cmq, poco male, si tratta solo di un gioco.

    Tralasciando la questione dei punti, faccio alcune considerazioni che possono lasciare il tempo che trovano (ognuno ci rifletterà per conto suo se vuole), ma che magari possono mostrare lo stesso gioco da un altro punto di vista:
    – ho ritenuto che il gioco fosse casuale, ma ho scritto che per me non è necessariamente un difetto, in quanto per me la finalità del gioco era che fosse determinato esclusivamente dalla fortuna. Perché cambiare questa cosa? Il gioco verrebbe snaturato.
    – la regola del traguardo e la mancanza di recupero per me si compensano a vicenda: ritengo che la regola del traguardo rischia di prolungare la durata della partita, ma è stata concepita quasi sicuramente per permettere il recupero degli avversari. Quindi si può benissimo trattare di due difetti che si eliminano a vicenda.
    – è frustrante tornare alla casella 1 dalla 58, ma perdere un turno non penso sia un grave danno. Ogni turno dura pochissimo e inoltre parte del divertimento del gioco può anche consistere nello sbeffeggiare l'avversario quando incontra questo imprevisto. Non è un gioco per adulti, ma per bambini di 6 anni e loro si divertono anche in questo modo.
    – che il tabellone sia sempre lo stesso non mi sembra un grande difetto. Il 90% dei giochi con tabellone allora dovrebbe presentare questo difetto. Le persone a volte hanno bisogno di certezze, tradizioni e stabilità :)
    – non c'è scelta, vince la casualità, ma è un gioco per bambini di 6 anni. Se i regolamenti presentati sono per bambini da 8 anni in su, sono fuori target ed escono dalle finalità del gioco. Se inseriamo la scelta, ogni turno può durare il doppio o il triplo del tempo? E quanto dovrebbe durare una partita, con bambini che invece dopo 15 minuti si stufano di giocare allo stesso gioco? :)
    – il gioco continua ad essere venduto, molto più di altri giochi. Le mamme e le nonne acquistano il gioco dell'oca nella versione classica, piuttosto che quelle moderne, perché a quella hanno giocato quando erano piccole, e a quella vogliono far giocare i loro figli e i loro nipoti. Sfoghiamo quanto ci pare la nostra creatività, ma ricordiamoci che dobbiamo scontrarci sempre con la dura legge del mercato.

    Mi raccomando, non credete che pensi tutto quello che ho scritto: ho solo provato ad analizzare il gioco da un altro punto di vista :)

    Tralasciando per un attimo le vesti del pazzo, volevo dire a plautus che in realtà quella che hai valutato è la mia seconda proposta: la prima e ufficiale era “soluzione rapida”. Mi sono divertito a fare questo cimento più cercando di trovare e analizzare a fondo i difetti del gioco dell'oca, che a trovare una soluzione: basti pensare che la mia analisi è lunga quasi una pagina ed è il triplo di un mio regolamento.
    “Non t'arrabbioca”, come detto nel documento, è la fusione tra Il gioco dell'oca e Non t'arrabbiare, ovvero un classico in Germania, giocato da circa 100 anni: http://it.wikipedia.org/wiki/Non_t'arrabbiare. Ho cercato di prendere il meglio da entrambi :)

    Finale per Iz: quando pubblichi il tuo regolamento? Visto che sei anche esperto della storia del gioco dell'Oca, avrei un dubbio da togliermi. Ho valutato l'ipotesi che la partita possa finire subito con un lancio di 9 al primo colpo, ma questo avviene se si parte dalla casella numero 0. Guardando alcuni tabelloni, e anche leggendo la regola “dalla 58 torna alla 1”, può sembrare che il punto di partenza sia la casella 1, visto che la 0 non esiste. In tal caso tutti i discorsi fatti sulla vittoria immediata, e scritti anche su wikipedia, saltano per aria. Quale sarà la verità?

    Ciao e al prossimo cimento.
    Non oso immaginare cosa potrà ideare la mente diabolica e fantasiosa di Iz :)

    fantavir

    Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)

    #16627
    PaoLo
    Partecipante

    Ehm, Plautus, hai ragione, sulla ritirata di Porca l'Oca m'è scappato un 5 anzichè un 2, quando posto il regolamento metto la versione corretta. Anche l'idea di costi incrementali non è male, solo che non vorrei che finissero troppo presto i segnalini :)

    Potresti riusare l'idea di Paolo: chi paga dei segnalini li lascia sulla casella attuale in modo che possano essere presi da chi ci capita.

    Attenzione: lasciare chicchi di mangime sul percorso è proprietà intellettuale riservata di Paolo Mori.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #16631
    CMT
    Partecipante

    Mi raccomando, non credete che pensi tutto quello che ho scritto: ho solo provato ad analizzare il gioco da un altro punto di vista :)

    Invece io sono d'accordo con questa analisi al 100%.
    Uno dei motivi per cui non ho partecipato al cimento, per quanto lo trovassi interessante, è proprio che non vedo “problemi” nel gioco dell'Oca, tutti i punti analizzati sono caratteristiche del gioco e vanno bene come sono per quel gioco.

    Cérto

    #16634
    icata
    Partecipante

    Mi raccomando, non credete che pensi tutto quello che ho scritto: ho solo provato ad analizzare il gioco da un altro punto di vista :)

    Invece io sono d'accordo con questa analisi al 100%.
    Uno dei motivi per cui non ho partecipato al cimento, per quanto lo trovassi interessante, è proprio che non vedo “problemi” nel gioco dell'Oca, tutti i punti analizzati sono caratteristiche del gioco e vanno bene come sono per quel gioco.

    Insomma il gioco dell'oca e il gratta e vinci hanno la stessa dignità ludica degli scacchi e Caracassone… solamente perché mia nonna (pace all'anima sua) non sapeva della profonda differenza tra creare una strategia (ovvero la pianificazione di un'insieme di scelte atte ad ottenere un risultato) ed affidarsi a Loki (Dio dei dadi). Oppure come Kakashi, il maestro di Naruto, dice: anche a fortuna è una delle abilità Ninja.

    Io la vedo in maniera molto più complessa; direi che ho una visione politica del gioco, e penso che in questo caso la concezione del gioco dell'oca (la tombola, il gratta e vinci etc..) sia portatrice di anti-valori ludici; dove i valori ludici sono la quinta essenza di un gioco stesso. Mi piace molto l'idea di ricostruire un gioco datato partendo dalla modernità (dove modernità è la complessità dell'attuale “scienza” ludica). Certo sono scarso a livello analitico (come ho dimostrato) però ho seguito tutto con molto interesse.

    Personalmente ho anche un certo odio atavico per il gioco dell'oca, ricordo alle scuole medie per un periodo facemmo il tempo prolungato e tra le altre attività ricreative c'erano dei giochi in scatola… tra cui il gioco dell'oca. All'epoca stavo imparando a giocare a scacchi… potete immaginare la frustrazione che provavo a dover perdere da un tizio a cui a scacchi avrei fatto il barbiere ? : – D

    In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.

    #16639
    Plautus
    Partecipante

    Ciao,
    complimenti a plautus per l'analisi effettuata, il tempo dedicato e anche per il modo “tecnico” con cui ha esaminato i regolamenti e creato la tabella dei punti.
    Da una parte ho apprezzato l'approccio “informatico” nella valutazione, dall'altra, penso che la tabella dei punti non possa essere considerata un dato oggettivo, ma soggettivo.

    Verissimo, infatti la tabella dei punti è solo un'indicazione, uno spunto di riflessione. In realtà mi sono basato molto sulle mie sensazioni, che mi indicavano come proposte migliori quelle di Schopfen, Paolo e Izraphael, a prescindere dal punteggio.

    La tabella è utile, secondo me,  per porsi i seguenti interrogativi:
    – quali problemi non sono risucito a individuare?
    – quali problemi ho risolto “implicitamente” ? (cioè senza averli individuati come tali)
    – quali problemi ho individuato ma non risolto?

    Tralasciando la questione dei punti, faccio alcune considerazioni che possono lasciare il tempo che trovano (ognuno ci rifletterà per conto suo se vuole), ma che magari possono mostrare lo stesso gioco da un altro punto di vista:
    – ho ritenuto che il gioco fosse casuale, ma ho scritto che per me non è necessariamente un difetto, in quanto per me la finalità del gioco era che fosse determinato esclusivamente dalla fortuna. Perché cambiare questa cosa? Il gioco verrebbe snaturato.

    Vero anche  questo, tuttavia il presupposto (implicito) era che il gioco fosse valutato in base ai canoni moderni. Ad oggi, diciamo la verità, nessun editore pubblicherebbe un gioco in cui si tirano i dadi e si spera nella sola fortuna. Anche per gli altri problemi da te riportati (regola del traguardo, frustrazione del perdere un turno) si tratta sempre di un punto di vista: ai bambini può piacere, ma oggettivamente pochi oggi scommetterebbero su un successo di un gioco del genere. Peraltro oggi ci sono sicuramente giochi per bambini migliori, che implicano almeno qualche scelta.

    – che il tabellone sia sempre lo stesso non mi sembra un grande difetto. Il 90% dei giochi con tabellone allora dovrebbe presentare questo difetto.

    Su questo invece non sono tanto d'accordo. E'vero che in alcuni giochi (es. Ticket To Ride) il tabellone è fisso, ma in quel caso vi sono altri elementi che garantiscono varietà alle partite. In altri casi al tabellone fisso si rimedia ponendoci sopra degli elementi variabili (es. gli edifici in Caylus).
    Alcuni partecipanti hanno risolto implicitamente questo problema, prevedendo degli elementi (mais, gettoni, tesserine) da piazzare sul tabellone.

    – il gioco continua ad essere venduto, molto più di altri giochi.

    Anche il Monopoli… tuttavia non basta per farne un gran gioco, i tempi sono cambiati e i parametri di valutazione con essi.

    Mi raccomando, non credete che pensi tutto quello che ho scritto: ho solo provato ad analizzare il gioco da un altro punto di vista :)

    Questo può solo farci piacere :) Mi associo.. anche i miei sono semplici punti di vista, utili per un confronto!

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #16640
    Plautus
    Partecipante

    Mi raccomando, non credete che pensi tutto quello che ho scritto: ho solo provato ad analizzare il gioco da un altro punto di vista :)

    Invece io sono d'accordo con questa analisi al 100%.
    Uno dei motivi per cui non ho partecipato al cimento, per quanto lo trovassi interessante, è proprio che non vedo “problemi” nel gioco dell'Oca, tutti i punti analizzati sono caratteristiche del gioco e vanno bene come sono per quel gioco.

    In realtà la scelta del Gioco dell'Oca era solo un pretesto: mi serviva un gioco semplice, già noto (per evitare di spiegarne le regole) e pieno di cose che, almeno per un editore odierno, sarebbero inaccettabili. Ma lo stesso esercizio di refactoring si poteva fare con un qualunque altro gioco, anche uno di quelli proposti qui sul forum, che avesse dei difetti più o meno evidenti.

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

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