Come inventi?

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  • #1094
    mcuccia
    Partecipante

    Io parto da un’idea che può essere di ambientazione o di meccanica, in ogni caso appena posso me la appunto in un google docs.
    Poi lascio quell’idea a dormire per un po’ e appena riesco ad agganciargli una parte mancante passo ad aggiungerla sul documento.
    Poi passo alla stesura del regolamento, attività che sto cercando di fare con più attenzione.
    Passo dall’accozzaglia che ho descritto sopra ad una bozza di regolamento e cerco di raffinarla il più possibile.
    Contemporaneamente cerco di capire le quantità dei materiali che sono necessarie per giocare (quante carte? quante pedine? quanti gettoni?) e cerco di capire come impostare i numeri che, di solito, stanno sparpagliati su carte, tabelle, plance etc etc.
    Ovviamente in tutto questo cerco sempre di immaginare quali componenti possono essere utilizzati.

    Uso il google docs perché così ovunque mi trovo posso aggiungere anche un solo rigo o una virgola al regolamento … appena mi viene in mente, appena ne ho la possibilità … ammesso di avere una connessione internet sotto le mani!

    Quindi passo a far valutare il regolamento a qualche amico volenteroso, sempre usando google docs, c’è il tastino “condividi” ed è un attimo inviare le mail per chiedere il favore.

    Poi di solito arriva più di qualche stroncatura … meritata e butto o rimetto in circolo le idee, iniziando praticamente da capo dopo averci dormito su … anche qualche mese.

    Ovviamente la fase di prototipazione viene dopo … se arriva

    voi come fate?

    Post edited by: mcuccia, at: 2009/10/21 15:14

    #11248
    Folken
    Partecipante

    Dunque… l’idea si insinua tra i miei neuroni ancora vivi, vuoi perché ho provato un gioco nuovo che mi ha dato spunto, vuoi perché non ho digerito la peperonata o chissà per quale altro arcaico motivo. :laugh:

    A questo punto armato di carta e penna, scrivo il tutto in modo quasi privo di logica e continuo ad aggiungere dettagli per un 2 o 3 giorni dove tento di focalizzare e far collimare idee e quant’altro.

    Fatto ciò mi siedo a consulto con un amico, anch’egli molto appassionato di giochi col quale troviamo nuovi punti di forza e debolezze di quest’idea… quasi sempre tra le tante cose che si dicono salta fuori qualcosa di utile e sparisce roba inutile.

    Poi passo alla stesura di ciò su PC in maniera più comprensibile per i non alieni :)
    Purtroppo non posso fare aggiunte nei momenti di lavoro, c’è di buono che ho un ottima memoria, oltretutto non aggiungere subito qualcosa mi ci fa riflettere più attentamente e credo sia un bene.

    Una volta fatta una stesura capibile delle regole passo subito a studiare la componentistica necessaria per giocare quindi a produrre un prototipo economico e rapido senza fronzoli alcuni da sottoporre ai miei amici che mi fanno da playtester iniziali.

    Di norma nelle prime prove il gioco viene stravolto :)

    Il mio sito personale dove vedere i miei prototipi
    www.giancarloclerici.it[/url]

    #11249
    pozzi
    Partecipante

    … a parte il mio primo gioco in cui, preso dall’entusiasmo dell’idea, sono subito partito con la realizzazione dei pezzi il più belli possibile, salvo poi rifarli n-volte ogni volta che cambiavo una regola … :-)

    … dicevo, a parte il mio primo gioco, ora parto generalmente dall’ambientazione: credo sia più facile applicarvi poi delle meccaniche piuttosto che dover fare voli pindarici per attaccare un’ambientazione a meccaniche che magari non centrano niente … e poi con una ambientazione coinvolgente, mi viene più facile rimanere sull’obiettivo :-)

    Passo poi a scomporre l’ambientazione in “moduli” e identificare quale sarà il motore del gioco e quale gli “accessori”: cerco di scrivere un regolamento del tutto e lo rileggo alla noia cercando eventuali incongruenze tra le varie fasi del gioco.

    Passo successivo è illustrare il gioco alla mia ragazza: lei di solito mi stronca quello che e’ di non facile lettura, fuori ambientazione o stiracchiato, oppure di già visto: dopo la prima fase di “litigio” ( :-) )poi c’e’ quasi sempre una rivisitazione del tutto xche’ in effetti spesso mi fa notare cose giuste! (Grazie Laura :-))

    Poi creo un prototipo il più velocemente possibile, ricorrendo a materiale anche di altri giochi se necessario, e dopo un paio di test x conto mio, se la cosa mi convince, porto il tutto a testare da un mio amico che testerebbe qualsiasi cosa … e cosi vedo se il gioco gira o meno, almeno a livello di 2 persone.

    Successivamente punto ad affinare prima il motore: quando questo gira bene, pian piano vedo se gli “accessori” e i componenti servono tutti o se si può tagliare/modificare senza sacrificarne la giocabilità.

    In ultimo la grafica che cerco comunque di curare al meglio delle mie (poche) possibilità per 2 motivi:

    a) siccome se faccio un gioco e’ perche’ mi piace, voglio che giocarci sia anche un piacere per gli occhi (spero non solo x i miei…)

    b) per esperienza personale, soprattutto se sei un novizio, un bel look del tuo gioco fa almeno sedere la gente al tuo tavolo per provarlo .. poi magari il gioco fa schifo, ma questo e’ un altro discorso :-)

    P.S. a volte vengono in mente delle meccaniche particolari … me le segno da parte: prima o poi possono sempre venire buone !

    #11250
    plunk
    Partecipante

    Mi aggrego anche io.

    Sembrerà una cosa da pazzoide ma fino ad ora i giochi che sto sviluppando mi sono venuti in sogno.

    E’ raro che abbiano un ambientazione … di solito sono delle meccaniche legate ad una componentistica molto semplice fatta di tessere segnalini e dadi.

    Per me è importante concretizare la componentistica per capire meglio le meccaniche.

    Ho delle carte bianche in cui sopra, a matita, posso scrivere quello che voglio (le ho ritgliate da un cartocino 100×70).

    Certe volte per velocizare il compito di focalizazione dei componeti uso le carte da poker.

    Questo prima prototipo grezzo mi serve per fare delle prove meccaniche giocando da solo.

    Quando trovo qualcosa che non mi torna (ad esempio un giocatore rimane senza carte) modifico una regola e ricomicio da capo.

    Una volta che ho un idea precisa dello scolgimento del gioco disegno con il mio programma di grafica una bozza dei componenti per averli come riferimento per il regolamento.

    Scrivo il regolamento e poi cerco gente disposta a leggerlo e dirmi cosa non è comprensibile.

    Chiamo i miei amici e testo il gioco … qualunque cosa accada durante lo svolgimento del gioco che mette in crisi il regolamento viene appuntata e risolta all’istante li da me assorbendo anche i contributi e le idee dei miei amici.

    Ritornato a casa … butto via tutto quello che avevo fatto e ricomicio da capo.

    Questa operazione la faccio finchè il regolamento non ha conflitti di qualunque tipo.

    Di recente ho trovato un modo moooolto più pratico per fare il tutto … costruisco un prototipo virtuale con zuntzu e lo provo online con chi è disposto a giocare in quel momento.

    Ma questo tipo di test lo faccio da circa una settimana.

    Quando sono sicuro del gioco … faccio un blind test e spero vada tutto bene :D

    Se ci sono difetti di qualunque tipo (anche grafici) ricomicio tutto da zero rimettendo in discussione tutte le scelte fatte.

    Post edited by: plunk, at: 2009/10/22 17:49

    #11264
    Dargon
    Partecipante

    Ciao a tutti,
    solitamente parto da un’ispirazione di un’ambientazione (viaggiando vedo qualcosa di particolre, un libro, un film, ecc.), poi inzio a pensare a come renderla giocabile d interessante.
    Butto giù un po’ di appunti a matita sul quadernettod ei miei giochi.
    Inizio poi a pensare a come mi divertirei in quella ambientazione ed inzio a pensare alla meccanica di gioco.
    Butto giù gli appunti a matita sul quaderantetto dei miei giochi.
    Ora nella ore di viaggio che faccio oppure prima di addormentarmi, penso e simulo mentalmente tutte le varianti di gioco.
    Butto giù gli appunti ed inizio a creare il regolamento.
    Realizzato un regolamento bozza, lo gioco mentalmente e cambio le parti che sembrano stridere.
    Inizio a scrivere il regolamento a penna facendo i disegni ed il “progetto del gioco”.
    Penso e ripenso, e se va bene realizzo il pre-prototipo (ad es un gioco da 4-6 persone, il pre-prototipo è per 2-3) e lo gioco da solo più e più volte.
    Se mi piace scrivo le regole su Word e ralizzo il prototipo.
    Ora è pronto per essere testato.
    Durante i test annoto sulle regole e poi modifico quello che serve; a volte stravolgo anche la base iniziale ma sempre per modifiche successive, mai da capo.

    Ciao

    #11274
    gabryk
    Partecipante

    Allora, le idee di solito mi vengono nei momenti più disparati: mentre guido, nel dormiveglia, etc. di solito scrivo due righe dell’idea che ho avuto appena possibile, tanto per non scordarla.
    Lascio il tutto abbandonato a sè stesso e poi di solito mi vengono in mente aggiunte o migliorie, così integro.
    Quando ho materiale sufficiente per trasformarlo in un gioco faccio l’errore di tuffarmi subito nella protitipizzazione, perchè in astratto non riesco a fare nulla. Così quando cambio idea devo rifare tutto da capo.
    Tiro giù una bozza di regolamento e faccio un primo playtest tanto per capire se vale la pena dedicarci altro tempo o no, intanto prendo nota degli errori più grossolani o dei suggerimenti degli amici. A casa rivedo il tutto, integro, taglio, correggo, e di nuovo playtest. Faccio così un paio di volte finchè ottengo un prototipo decente e giocabile e un regolamento il più possibile scevro da errori da principiante.
    I giochi che ho fatto finora sono piaciuti, anche se non mi convincono al 100%.
    Prima o poi devo lanciarmi e proporli ad una casa editrice…

    Ah cmq di solito anch’io parto prima con l’idea dell’ambientazione, il resto viene dopo.

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