Si parte anche in Italia con il Crowdfunding StarsUp: la prima e unica società ad aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione a operare come intermediaria. Pubblico di seguito il link al sito e un articolo del Corriere della Sera, sperando possa essere utile.
bah…io sono molto scettico sul tema. L'italia non è psicologicamente pronta per questo genere tra l'altro è un mercato decisamente troppo piccolo, eppoi siamo tutti con le pezze ar cu…
se guardi i progetti “chiusi” dai crow italiano vedi che si aggirano tutti sui 3-5 mila euri… roba da pezzenti insomma
Calciodinizatore: 5.5 million people have pledged $959 million, funding 55,000 creative projects.
anche qua siamo al tasso dell'1%
quindi il problema non è il tasso di conversione giusto? allora qual'è? dov'è il mistero? ovviamente le visite. Vabbè loro sono di più, e in proporzione visitano di più sti siti. c'hanno nel dna la voglia di impresa, di far parte di qualcosa di vincente. è l'american way baby! fuck yeah! ma la vera differenza è nell'importo delle donazioni medie 5,5 milioni di donazioni per un totale di 959 milioni di dollari di Zio Paperone, quanto fà a donatore? ben 174 talleri a capoccia. In italia? 24 eurini a capoccia. Al netto dei soldi versati dagli stessi autori per “invogliare” il progetto quanto fa? una pizza fuori riesci a mangiartela? Secondo me un pò non teniamo soldi, un pò sospettiamo una truffa, un pò non siamo un popolo di internauti…
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato la carta va bene così, ben playtestata firmato: le forbici
Sarebbe anche interessante vedere l'utilizzo da parte di utenti italiani (come finanziatori) di piattaforme straniere, tipo appunto kickstarter o indiegogo. Ma non credo ci sia modo di 'scorporare' questo dato.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
concordo ma secondo me il vero problema è che da noi non c'è proprio la mentalità del Crowdfunding, si pensa sempre che dietro l'angolo ci sia qualcuno pronto a fregarci ed in generale guardiamo sempre e solo al nostro orticello…
si, io conoscevo anche altri siti italiani (tempo fa avevo fatto una ricerca), ma sul Corriere hanno scritto che la legge che regolamente il Crowdfunding è nuova e la prima StartUp sono proprio loro… bho?
aggiungo una considerazione: i crow italiani spesso promuovono delle sacrosante porcherie, o meglio, tanta tantissima fuffa. ci sono mille e mila robe sul sociale (che puzzano di sola) del tipo dai il 5 per mille alla onlus amicidenoiautripuntocom poi ci sono gli scoppiati che fanno “arte concettuale” poi ci sono i figli di papà che giocano a fare i registi
insomma sono anche progetti poco finanziabili, o meglio IO che sono un arido e scettico figliodiputt, non gli darei manco un euro. Anzi non gli do manco un euro visto che non ho mai finanziato nulla. su kick c'è tanta fuffa, ma anche tanta roba più “commerciale” e commercializzabile oltre che meglio presentata: il videogioco, l'app, l'ombrello strano, la maglietta stilosa, e il gioco da tavolo perchè no?
sono principalmente “tangibles”, roba materiale. pago e dopo qualche mese mi arriva a casa un oggetto, una cosa, con un biglietto di ringraziamenti. Il sistema funziona così. (oh anche su kick ogni tanto parte qulcosa di sociale e altruistico e progettuale e intangibile percarità, ma da noi son TUTTI così U__U)
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato la carta va bene così, ben playtestata firmato: le forbici
Quello che a mio avviso conta parecchio è la presentazione dei giochi in quelle piattaforme. Design su design, rendere accattivante tutto quanto e magari piazzare un bel video “autosputtanante” in cui elemosini quello che puoi, incrociare le dita e sperare nella Dea bendata.
Comunque alcuni ci sono riusciti. Hanno sfondato.
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