Gli abitanti di un piccolo villaggio vogliono ingraziarsi il favore degli dei con delle generose offerte. Ma, si sa, gli dei sono imprevedibili e imperscrutabili, ci vuole poco a offenderli e ancor meno a esserne ignorati, e l'unico a poter interpretare il loro volere è il sacerdote che, poverino, fa del suo meglio, ma dopotutto è solo un tramite. La cosa si complica perché nel villaggio si aggirano degli eretici intenzionati a scatenare la collera degli dei stessi.
A inizio partita, ogni giocatore riceve una carta ruolo segreta, e un'ulteriore carta ruolo viene messa al centro. L'unico a ricevere il Sacerdote lo scopre, gli altri saranno per lo più fedeli e un ridotto numero di eretici, i cui ruoli resteranno segreti. Tutti tranne il sacerdote ricevono anche una carta Favore Divino e un numero X di carte Offerta (il mazzo viene interamente distribuito, per cui il numero a persona è variabile).
Il sacerdote ha il compito di osservare una carta Divinità e cercare di comunicarne il contenuto al villaggio. Ogni carta divinità riporta 2 tipi di offerta graditi alla divinità in questione, una singola offerta sgradita (delle altre, in sostanza, non gliene frega niente) con un valore negativo, un valore in punti (che è anche il valore minimo da raggiungere per ingraziarsi la divinità) ed eventuali bonus. Il sacerdote ha necessità di comunicare al popolo quali offerte la divinità apprezza e quali… schifa, ma può fare solo 3 cose per comunicarlo (e ognuna UNA sola volta per divinità).
PAROLA: può dire un'unica parola che non può essere né il nome della divinità né la descrizione esplicita di qualcosa che è presente sulla carta (es., se una delle offerte è una mela verde, non può dire “mela” né “verde”, ma potrebbe dire “frutto”)
GESTO: può fare un gesto o mimare un'azione
SUONO: può produrre un suono in qualunque modo, facendo un verso o picchiando sul tavolo o quello che gli pare, ma non deve contenere parole
In aggiunta, può SEMPRE scuotere la testa per indicare che l'indizio che sta dando si riferisce all'offerta da NON dare.
Gli altri giocatori possono consultarsi brevemente tra loro per interpretare i segni, ma il sacerdote non può confermare o smentire in alcun modo. A questo punto, salvo Favori Divini, ogni giocatore prende una carta offerta dalla propria mano e la mette coperta davanti a sé. Il Sacerdote ha facoltà di rifiutare UNA singola offerta, senza però guardarla, che in tal caso resterà coperta davanti al giocatore, che la riprenderà a fine turno. Tutte le offerte non rifiutate vengono riunite, mescolate e scoperte. Si fa la somma dei valori ottenuti e: – se il valore della divinità è superato, il villaggio ha ottenuto il favore di quel dio, che viene messo da parte come punteggio (si applicano eventuali bonus in questo caso) – se il valore non è stato superato ma il risultato è comunque superiore di 0, non accade niente e il dio viene scartato – se il valore è 0 o meno, si scatena la collera del dio (che potrebbe non avere effetti diretti sul gioco o averne) che viene messo in una pila a parte.
Quando si scatena la collera di un dio, il sacerdote viene deposto e deve scegliere un successore a cui consegnare la carta Sacerdote. L'ex sacerdote prende la carta ruolo che era rimasta in mezzo e le carte che appartenevano al successore, mentre il nuovo sacerdote non perde comunque la propria, per cui a questo punto potrebbe esserci un eretico in più nel villaggio o addirittura esserci un sacerdote eretico che tenta di confondere gli altri.
Le carte offerta usate nel round vengono ridistribuite a piacimento dal sacerdote, senza mostrarle. Ovviamente chi non ne ha data una non ne riceverà nessuna.
Il gioco termina con l'accumulo di X punti di grazia divina, che fa vincere i fedeli, o dopo che la collera degli dei si è scatenata tre volte, facendo vincere gli eretici.
Favori divini: una carta favore divino si può usare UNA volta per partita per alterare il flusso del gioco. Alcuni dei, se ingraziati, distribuiscono ulteriori favori divini, che sta al sacerdote di turno assegnare. I favori divini includono: Parola/Gesto/Suono: se usati danno al sacerdote la possibilità di dare un indizio in più del tipo indicato Occhio: permette a chi lo usa di guardare un'offerta di un altro giocatore, non può però mostrarla ad altri o dire cosa fosse Grazia: permette a chi lo usa di escludere dal conteggio una carta offerta Investitura: permette a chi lo usa di obbligare un sacerdote uscente a sceglierlo come successore
l'idea è carina, può uscire una cosa valida. Unico appunto così a freddo, se esce un sacerdote eretico dallo scambio, non rompe troppo il gioco? non vorrà mai far capire la cosa giusta quindi come fanno ad indovinarla i devoti?
l'idea è carina, può uscire una cosa valida. Unico appunto così a freddo, se esce un sacerdote eretico dallo scambio, non rompe troppo il gioco? non vorrà mai far capire la cosa giusta quindi come fanno ad indovinarla i devoti?
Il sacerdote eretico cercherà di farli sbagliare, ovviamente, ma può andargli bene una sola volta, perché se fa le cose a dovere scatenerà la collera divina e sarà costretto a lasciare il posto di sacerdote (e a quel punto direi che gli altri si saranno fatti un'idea di cosa è). Se le cose non gli vanno abbastanza bene, farà giocate nulle, e anche lì rischia di scoprirsi
Non a caso esiste un Favore Divino per impedirlo (poi non ci dovrebbero essere molti eretici in realtà, dipende dal numero dei giocatori). Chiaramente è una cosa che va testata e bilanciata. L'idea è che il Sacerdote originale cerchi di capire chi è eretico e di conseguenza eviti di passare il ruolo proprio a lui
L'idea è carina, potrebbe anche uscire qualcosa di divertente da giocare…
Domanda: è possibile che, contemporaneamente, tutti i giocatori possano essere eretici?
No ^__^ Ci sarà un numero fisso di eretici in base al numero dei giocatori, per cui direi uno o due al massimo per partita (poi dipende da come taro il numero massimo di giocatori, direi che 4 è il minimo ma vanno fatti un po' di conti perché non diventi troppo facile o troppo difficile ingraziarsi gli dei)
Ciao, l'idea è molto carina ma non mi è chiara una cosa: come si vince?
Giuro che l'ho scritto ^___^
Il gioco termina con l'accumulo di X punti di grazia divina, che fa vincere i fedeli, o dopo che la collera degli dei si è scatenata tre volte, facendo vincere gli eretici.
Per ora quello che mi preoccupa è la scalabilità. Come dicevo parto dal presupposto che il minimo sia 4 giocatori, ma si dovrebbe poter salire almeno a 6 se non a 8. Il problema è che all'aumentare dei giocatori aumenta il totale delle offerte per turno, col risultato che diventa sempre più facile ingraziarsi gli dei, che potrebbe essere un problema. Per dire, supponiamo che ogni dio debba POTER essere acquisito in una partita a 4 (3 offerte di cui FORSE una negativa). Il massimo positivo dovrebbe essere 12 (i valori delle offerte vanno da 1 a 4, 40 carte per un totale di 5 tipi ognuno con due serie da 1 a 4, ma questo devo ancora deciderlo per certo), ma bisogna considerare un'offerta negativa o nulla (potrebbe esserci o non esserci l'eretico nelle prime mani) per cui diciamo 8. Un dio da 8 è sicuramente conquistabile giocando in 4, perciò. Ma che succede giocando in 6? Ci sono 5 giocatori che offrono, contandone uno nullo basta che i 4 rimasti diano ognuno un'offerta valida di 2. Se tutti riescono a offrire 4 addio, l'eretico non ha speranze. Certo le carte sono più distribuite, per cui è anche difficile offrire 4 tutti, e presumibilmente gli eretici aumentano (4->1, 6->2, 8->3?) Una possibile soluzione è scartare le offerte usate anziché ridistribuirle. Verrebbero rimescolate e ridistribuite solo una volta che tutti le hanno finite. Questo però toglie potere al sacerdote che non ha più modo di ridarle come vuole lui e ha quindi meno facoltà di scoprire gli eretici. Suggerimenti?
Per ingraziarsi il dio: setti un offerta-procapite di 2*numero giocatori (8 in 4 giocatori, …, 16 in 8 giocatori), dopo non importa se uno offre 4 e uno 1, basta che siano in media 2 per giocatore o più.
Per ingraziarsi il dio: setti un offerta-procapite di 2*numero giocatori (8 in 4 giocatori, …, 16 in 8 giocatori), dopo non importa se uno offre 4 e uno 1, basta che siano in media 2 per giocatore o più.
Sì, ho pensato anche a quello, ma i valori degli dei sono diversi e non mi piace molto l'idea di avere sulla carta un valore del tipo “2x” intendendo con x il numero dei giocatori. Passi far fare le somme, le moltiplicazioni eviterei volentieri. Poi non importa a prescindere se uno offre di più e un altro meno, conta la somma.
Se il problema è la moltiplicazione e gli dei hanno differenti valori (magari in base alla loro categoria) prepara un set di carte per definire le variabili in base al numero di giocatori (come le carte di eldritch horror che definiscono portali ed evocazioni). Ad esempio avrai una carta “valori” per 4 giocatori che dice “cat1 6pt, cat2 8pt, cat3 10pt” e ogni divinità ha medicato a quale cat. appartiene.
Se il problema è la moltiplicazione e gli dei hanno differenti valori (magari in base alla loro categoria) prepara un set di carte per definire le variabili in base al numero di giocatori (come le carte di eldritch horror che definiscono portali ed evocazioni). Ad esempio avrai una carta “valori” per 4 giocatori che dice “cat1 6pt, cat2 8pt, cat3 10pt” e ogni divinità ha medicato a quale cat. appartiene.
Potrebbe essere una soluzione più “elegante” in effetti. Per ora ho stabilito che mi servono 30 dei (per ottenere tutte le possibili combinazioni delle offerte), quindi devo definire le categorie in cui dividerli. I valori dovrebbero andare da 1 a 8 ma in questo modo non posso avere una distribuzione uniforme, quindi dovrò probabilmente ridurre le quantità dei valori estremi
Ciao, l'idea è molto carina ma non mi è chiara una cosa: come si vince?
Giuro che l'ho scritto ^___^
Il gioco termina con l'accumulo di X punti di grazia divina, che fa vincere i fedeli, o dopo che la collera degli dei si è scatenata tre volte, facendo vincere gli eretici.
Scusa CMT, sono proprio fuso. E pensa che l'ho riletto due volte
Stavo pensando che un'alternativa per non complicarsi troppo la vita potrebbe essere far giocare 2 carte offerta a testa se si gioca in 4 o 5 e modificare i valori degli dei passando da un intervallo 1-8 a un intervallo 4-30, con salti di circa4
Cérto
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