Giochi completati vs iniziati

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  • #1246
    gabryk
    Partecipante

    Mi sorge una domanda quasi spontanea: nella mia ancora breve esperienza in questo campo ho avuto parecchie idee, che hanno portato allo sviluppo di almeno 6 giochi. Paradossalmente ad oggi l’unico completo è il primo in assoluto “Space miner”, poi abbandonato a se stesso perchè ripetitivo, e poi forse Lightning bolt, completo ma non ancora testato. Quindi su 6 giochi (anche di più forse) ad oggi ne ho completati 1 e mezzo diciamo.
    Con gli altri prototipi mi capita di arrivare ad un punto in cui mi accorgo che manca quel qualcosa che non riesco a focalizzare, ed inevitabilmente passo a fare altro.

    Vorrei sapere se anche a voi capita la stessa cosa e se il rapporto giochi iniziati/giochi finiti è così netto.

    #12966
    wallover
    Partecipante

    Dal tuo spunto si puo’ trarre secondo me una grande verita’. Uno dei punti piu’ difficili nel GD e’ decidere se, quando e come un gioco si possa considerare finito. Sono talmente tanti i cambiamenti che un progetto puo’ ricevere – per necessita’, per correzione, per target o gusto personale o dell’editore – che se non si ha sufficientemente le idee chiare fin dall’inizio (o almeno ad un certo punto) su cosa si vuol ottenere diventa davvero difficile capire quando un gioco puo’ considerarsi finito.
    Per gli altri ci sono i nostri meeting!

    Walter Obert

    #12968
    PaoLo
    Partecipante

    Innanzitutto il concetto di ‘completati’ è di per sé relativo per quanto riguarda i giochi. Un gioco è completato quando qualcuno te lo prende e lo pubblica, sino a quel momento è ancora malleabile e soggetto a cambiamenti.

    Se invece parliamo di giochi ‘prototipati’ e giocati un certo numero di volte con un minimo di soddisfazione, allora posso dire che per quanto mi riguarda il rapporto iniziati / completati sarà di circa 10/1. Ma dirò la verità, non me ne faccio più un problema. E’ vero che le soddisfazioni vengono dai giochi finiti e un autore si dimostra tale solo se sa seguire il gioco nello sviluppo, ma anche vero che a me piace così tanto la fase iniziale di creazione del gioco, che a volte sono già contento così. Vorrà dire che se mi tira sotto un autobus domani vi lascerò taccuini e taccuini di idee da sviluppare.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #12969
    Khoril
    Moderatore

    se il conto lo facciamo con gli editi sono a 0 su infinito.
    se facciamo una considerazione un po’ più larga che può servire a conoscerci meglio in questi ultimi due anni ho avuto una ventina di idee buone, dieci sono ancora bozze, dieci le ho portate avanti e di questi 5 sono sono stati prototipati e giocati molte volte (Profiler, Saint Martin, 15 minuti di celebrità, Cacciatori di diamanti, Scippatori&Pensionati) e spero mi portino a qualcosa. di altre idee da lasciar perdere ne ho tipo una o due a settimana. mi sono reso conto che a causa del tempo limitato posso concentrarmi solo su due giochi alla volta o non finisco da nessuna parte e quindi Profiler e Saint Martin sono le due cose su cui mi “obbligo” in questo periodo (anche se butto giù bozze di giochi, racconti, murder party, un libro, gdr, App, brief per BootB ).

    Post edited by: Khoril, at: 2010/04/28 10:47

    #12971
    Claudio77
    Partecipante

    Voglio dividere con voi questo allegro aneddoto che racconto sempre ai malcapitati che mi stanno a tiro.

    La mia sorella più piccola doveva laurearsi in Scienze della Formazione Primaria (= maestra elementare, per capirsi) e sapendo della mia passione smodata per boardgame & co. mi disse: “Cla, per la tesi vorrei fare un gioco sulle risorse sostenibili, mi aiuti?”
    Lascio a voi immaginare le mie lacrime di commozione. Un proprio progetto usato come tesi sperimentale…un sogno.

    Ci mettemmo a discutere e disegnare il gioco. Punti fermi: target “semplice” (bambini sui 9 anni) e tema sulle risorse che vengono sfruttate. Scegliemmo un lago del Piemonte come simbolo, dato che le popolazioni preistoriche che vi si stanziarono finirono distrutte dall’uso smodato delle risorse (analogo a quanto accadde nell’Isola di Pasqua, dicono).

    Bene, prima di arrivare alla versione definitiva avrò disegnato circa 10 prototipi FINITI o comunque completi al 99%: una prima versione assurda con un centinaio di tessere da girare; una seconda versione molto bella (secondo me!!) con risorse variabili con le stagioni (in base a dati reali, tipo crescita degli alberi, pesca difficile d’inverno, migrazione degli uccelli, accoppiamento dei cinghiali ecc…) e quantità di pedine/omini che le prendono (se stermini tutte le folaghe ci vorrà del tempo prima che si rigenerino); versioni successive molto interessanti (sempre secondo me!!) e più astratte con dipendenza regione-popolazione-cibo, es. territori formati da esagoni che si incastrano tra loro e producono risorse in base al loro numero (3 esa = 3 risorse), ad ogni turno la popolazione aumenta automaticamente e devi espanderti ed impiegarla per far rigenerare le risorse in modo da sostenerla…

    Niente di tutto questo funzionava, mancava qualcosa, come diceva lo scafato Colovini magari era solo un miglioramento di qualcosa già presente…ma non capivamo cosa.
    Insomma, la versione definitiva arrivò quasi per caso. Stremato, una sera, in neanche 20 minuti (giuro) disegnai da zero con mia sorella regole, numero di risorse, meccaniche…tutto! Completamente differente da tutti gli altri 10 (e più) precedenti! Pensai: vabbè, vada come vada, sarà una cosa mediocre. Risultato: successone tra i bimbi (mia sorella mi fece telefonare dai pargoli della sua scuola e ricorderò sempre una bimba che mi disse “Grazie per aver fatto un gioco così belloooo!” xD), portato a GiocaTorino: ottimo apprezzamento; portato ad una casa editrice, presentato alle fiere in Germania e tutt’ora in attesa di accettazione da parte di almeno due editori (americano e tedesco).

    Morale? “Tutto ciò che esiste nell’Universo è frutto del caso e della necessità” (diceva Democrito).

    Peace & love, saluti!
    Claudio

    #12976
    wallover
    Partecipante

    Ma tu pensi sinceramente che avresti fatto quell’ultimo gioco, se prima non avessi sperimentato con gli altri? In ogni caso se lo pubblicano ci voglio assolutamente giocare. Anzi, anche se non lo pubblicano.

    Walter Obert

    #12981
    Roberto
    Partecipante

    Concordo con Wallower! secondo me pensare e provare idee è prima di tutto un esercizio mentale. E’ come mettersi a risolvere un’equazione difficile e non riuscirci. Mettersi poi a fare altra matematica quindi riprendere in mano quasi per caso quell’equazione e ritrovarsi quasi sbigottiti a dire “che facile che era!”. E possibile che certi processi mentali affrontati possano tornare utili successivamente magari applicati a cose del tutto impreviste. E’ un po’ come “..metti la cera, togli la cera…” ripeti per tanto tempo una cosa che non sai dove ti porterà (per noi però è molto più divertente;)) per poi magari ritrovarti, quasi senza accorgerti, maestro di Karate.

    ciao ciao

    " Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"

    #12983
    icata
    Partecipante

    Roberto wrote:

    Concordo con Wallower! secondo me pensare e provare idee è prima di tutto un esercizio mentale. E’ come mettersi a risolvere un’equazione difficile e non riuscirci. Mettersi poi a fare altra matematica quindi riprendere in mano quasi per caso quell’equazione e ritrovarsi quasi sbigottiti a dire “che facile che era!”. E possibile che certi processi mentali affrontati possano tornare utili successivamente magari applicati a cose del tutto impreviste. E’ un po’ come “..metti la cera, togli la cera…” ripeti per tanto tempo una cosa che non sai dove ti porterà (per noi però è molto più divertente;)) per poi magari ritrovarti, quasi senza accorgerti, maestro di Karate.

    ciao ciao

    quoto in pieno roberto, una cosa che ho capito sia importante è ragionarci su, alenare la mente a simulare possibili problemi e quindi soluzioni, e soprattutto a rispondere ad una domanda:
    quanta profondità di gioco abbiamo a disposizione senza scrivere un regolamento di 8mila pagine?
    Questa ultima domanda è quella che decreta solitamente la morte di 12 idee su 13 (calcolate la percentuale :D).
    Altra cosa è non buttarsi inutilmente nella creazione di prototipi di giochi subottimali, toglie solamente energie. Meglio lavorare teoricamente su diversi giochi e solo alla fine decidere se ne vale la pena di prototiparne uno. Non sai quanti prototipi di giochi di carte ho ammassati in attesa che arrivasse la differenziata nel mio paese, solo perché all’epoca non avevo le idee chiarissime su alcuni aspetti fondamentali dei giochi in generale. Insomma se sei all’inizio è meglio, giocare molto, scrivere bozze, leggere articoli (magari di teoria dei giochi o logica) e tagliare ed incollare poco! (questo vale anche per me)

    In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.

    #12985
    mcuccia
    Partecipante

    io taglio e incollo poco e secondo me questo si vede quando butto giù un’idea … meglio incrementare la “prototipazione”, almeno nel mio caso.
    Per rispondere alla domanda, io ho circa 20 giochi/idee/bozze che dormono nel mio google docs, ogni tanto le vado a rileggere e a rifilare qualche regola.
    Chissà, prima o poi dirò che qualcuno è completo, ma non è questo il “succo” … almeno per me

    #12987
    wallover
    Partecipante

    Roberto wrote:

    …per poi magari ritrovarti, quasi senza accorgerti, maestro di Karate.

    O, mal che vada, un grande carrozziere :o)

    Walter Obert

    #12988
    gabryk
    Partecipante

    Ok vedo che non sono solo e questo mi rincuora, per un attimo ho pensato che sbagliassi tutto nell’approccio iniziale, ma a quanto leggo avete le mie stesse vicessitudini.
    Quindi partendo dalla prima domanda e procedendo in questo senso: nella vostra esperienza è normale (normalità=frequenza) iniziare un progetto per poi accantonarlo per seguirne un altro che nel frattempo vi è venuto in mente (e vi sembra più promettente)? O portare avanti più progetti in parallelo?

    Dalle risposte precedenti mi sembra di capire di si, cmq chiedo :P

    #12989
    PaoLo
    Partecipante

    Comunque se vi può consolare, oggi pomeriggio ne ho cominciati (nella mia testa, ma disegnando anche due stupidate di materiale) altri tre: GOG, GOLEM, DIVIDE ET IMPERA. E tutti e tre purtroppo – questo è il mio grande problema – mi sembrano bellissimi e meritevoli di passare davanti a tutti quelli che avevo pensato prima. Sono una frana.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #12993
    Claudio77
    Partecipante

    wallover wrote:

    Ma tu pensi sinceramente che avresti fatto quell’ultimo gioco, se prima non avessi sperimentato con gli altri? In ogni caso se lo pubblicano ci voglio assolutamente giocare. Anzi, anche se non lo pubblicano.

    Davvero non saprei. Quei 10 e più giochi erano completamente diversi non solo tra di loro ma anche con il gioco “finale”. Kekulè avrebbe avuto la “visione” della struttura del benzene se non ci avesse pensato e ripensato scartando altre strutture sbagliate? In cuor mio penso di no… Per la pubblicazione non dico niente per scaramanzia ma vi farò sapere sicuramente!!!!

    gabryk wrote:

    nella vostra esperienza è normale (normalità=frequenza) iniziare un progetto per poi accantonarlo per seguirne un altro che nel frattempo vi è venuto in mente (e vi sembra più promettente)? O portare avanti più progetti in parallelo?

    Si e si e mille volte si!!! Finito un trasloco ho ritrovato un quaderno di quando andavo al liceo dove a margine delle lezioni di greco segnavo tabelle degli effetti dei danni di cannoni laser e plasma sugli scudi degli incrociatori stellari…e qualche pagina dopo un sistema per un gioco fantasy tipo “Magic Realm”… :y32b4:

    PaoLo wrote:

    tutti e tre purtroppo – questo è il mio grande problema – mi sembrano bellissimi e meritevoli di passare davanti a tutti quelli che avevo pensato prima. Sono una frana.

    Ti stringo calorosamente la mano e stappo una bottiglia di birra in tua solidarietà ed artistica comunione :rolleyes:

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