Home › Forum › Segnalazioni › ILSA 9, dedicato a Martin Wallace
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27 Ottobre 2010 alle 06:59 #1445PaoLoPartecipante
Quella dell’autore di giochi è attività tutt’altro che scontata e lo sanno bene tutti i giocatori con un gioco nel cassetto; diventare autore, riuscire nell’intento di accrescere il numero dei giochi che valga la pena di giocare, richiede infatti un talento che va oltre il semplice far di conto per creare un buon bilanciamento. Ogni “autore” grazie al suo estro, al suo stile, e applicando il suo metodo, riesce immancabilmente a mettere molto di sé in un gioco, motivo per cui, quando questo ci piace, non perdiamo occasione di analizzare il suo tocco, scomponendo le sue creazioni, provando altri suoi titoli, sforzandoci a volte di capire le sue evoluzioni e spesso investendo sulla fiducia nei giochi futuri, a volte con la certezza, a volte con la speranza di ritrovarci quel “quid” che il gioco ce lo ha fatto davvero piacere.
Da queste considerazioni, spiegate nell'editoriale di Fabio Cambiaghi, nasce il primo numero “mono-autore” di ILSA, dedicato all'autore inglese Martin Wallace.
Da segnalare nello stesso numero anche un bell'articolo di Ben Sidoti sui giochi d'autore, e un piccolo report di Fabrizio “Linx” Aspesi sul convivio di Berceto."E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."27 Ottobre 2010 alle 07:45 #15122IzraphaelPartecipanteHo letto di getto il report di Linx (che ringrazio per la citazione di Giochi con l'Autore a Play!).
A onor del vero, sul Cimento, bisogna dire che a Mariano era toccato un tema impossibile (“Eh? Devo fare un gioco sui cani bagnati?”) evidentemente proposto da un burlone bastardo (cioè io): secondo me ha fatto pure troppo, ancora m'immagino le bambine con gli idranti a tracolla che a mò di ghostbusters innaffiano senza motivo apparente dei poveri beagle…Concordo sulla dimensione più “personale” di Berceto rispetto a GcA, che a Play! non brilla certo per elasticità. Avevamo troppi autori esordienti da gestire e il tempo messo a disposizione da autori editi ed editori (per fortuna accorsi in massa) è sempre troppo poco, anche se chiedere più di un paio d'ore a un editore che deve star dietro al suo stand sarebbe poco cortese.
Berceto è diversa: l'editore, quando presente, è un tester e un giocatore come gli altri, anzi personalmente cerco sempre di non vederlo come “uno venuto a cercare la futura pubblicazione” ma semplicemente come una persona competente che può aiutarmi a migliorare. Anche delle “star” come Paolo, Andrea e Piero ricordo più la simpatia e le battute che non le discussioni sul design… che pure ci sono e sono utilissime.
Vabbè, ma che lo dico a fare?… tanto ci rivediamo tutti alla prossima Berceto…Marco Valtriani
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