pubblicare in licenza Creative Commons

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  • #1817
    FedericoLatini
    Partecipante

    Ho cercato Creative Commons nel forum ed ho notato Zero topics, quindi eccolo:

    che ne pensate delle licenze creative commons per i giochi?
    per chi non sapesse che cosa sia la licenza creative commons vi riassumo le sei principali licenze che ad oggi esistono in italia:
    1) Attribuzione: puoi ridistribuire l'opera anche modificata, ma devi citare l'autore iniziale
    2) Attribuzione, non derivate: puoi ridistribuire l'opera senza modificarla, e devi citare l'autore
    3) Attribuzione, non derivate, non commercaile: puoi ridistribuire l'opera senza modificarla, e devi citare l'autore, ma non puoi ridistribuirla per fini di lucro.
    4)Attribuzione, non commerciale: puoi ridistribuire l'opera anche modificata, ma non a fini di lucro, e devi citare l'autore
    5)Attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo: puoi ridistribuire l'opera anche modificata, ma non a fini di lucro, devi citare l'autore e devi distribuirla con le stesse regole di distribuzione.
    6)Attribuzione, condividi allo stesso modo: puoi ridistribuire l'opera anche modificata, ma devi citare l'autore iniziale, ma devi distribuirla con le stesse regole di distribuzione.

    Io sto sviluppando un giochino semplice che però si presta ad essere implementato con moltissime regole, è il tipico gioco base al quale dai quel più di flavor introducendo dei soggetti con dei poteri speciali che alterano le regole di base.
    Small world è un esempio, regole base di invasione dei territori semplicissime, razze e mestieri che combinate alterano le regole dando Flavor e giocabilità al gioco.

    pensavo di distribuire il gioco (una volta raggiunta una versione stabile e playtestata) in Creative Commons 1, ovvero puoi prendere il gioco, cambiarlo come vuoi e ridistribuirlo anche a pagamento se vuoi, a patto che citi l'autore iniziale dell'opera.

    Nel mondo del Software questo funziona molto e crea una notevole notorietà dell'autore primo, pensate a Linus Torvalds (se non sai chi è googlalo!).

    spero di non aver scritto troppo, quindi a te che sei arrivato a leggere fino a questa riga senza annoiarti chiedo: cosa ne pensi? 

    ciao
    fede

    #20787
    InS4n3
    Partecipante

    … a te che sei arrivato a leggere fino a questa riga senza annoiarti chiedo: cosa ne pensi? 

    Che la maggior parte delle cose che faccio le distribuisco sotto:
    Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo – CC BY-NC-SA – 88x31.png

    :)

    Dangerous Maze - Cardgame :  ->

    DeviantArt page :  -> [/url]

    #20790
    FedericoLatini
    Partecipante

    Infatti immaginavo che le licenze CC fossero già pane quotidiano per i creatori di giochi, con la miseria che ottieni nel caso ti pubblichino qualcosa non vale la pena vincolare il proprio gioco a meccaniche di esclusività.
    la tua scelta di ridistribuzione non commerciale e “ricorsiva” da quali riflessioni è scaturita?

    #20791
    vasquasexecutive
    Partecipante

    Come sapete serve a poco o nulla, forse giusto a dire è mio questo gioco e rivendicarlo, ma nessuno vieta a nessuno di fare quello che gli pare con il tuo gioco e progetto. Possono prenderlo, cambiargli nome (il nome è possibile proteggerlo perché può divenire un Marchio), scrivono due righe diverse e il gioco è loro.

    Vi posso fare un esempio personale:
    tempo addietro fa dei cari amici (è eufemismo) presero il mio GDR storico, gli cambiarono nome, gli cambiarono qualche dettaglio e lo spacciarono per loro.
    Non gli ho potuto fare niente! E' chiaro che il giorno del confronto c'è li siamo mangiati, ma ai fini pratici se avessero pubblicato il gioco con quel nome avrebbero potuto farlo e io non fargli niente! Con tanto di prove di ogni genere per dimostrare che il gioco era mio.

    Oltretutto si sono fregati un GDR free e di pubblico dominio, manco a dire si sono presi il super progetto segreto!

    Però voglio dire una cosa finale, a che serve fregare un gioco? Quale case editrice seria prenderebbe mai un gioco in queste condizioni?

    #20792
    Ble
    Partecipante

    Infatti immaginavo che le licenze CC fossero già pane quotidiano per i creatori di giochi, con la miseria che ottieni nel caso ti pubblichino qualcosa non vale la pena vincolare il proprio gioco a meccaniche di esclusività.
    la tua scelta di ridistribuzione non commerciale e “ricorsiva” da quali riflessioni è scaturita?

    Credo che intendesse una cosa del tipo:

    “Ogni gioco che faccio non trova un editore quindi viene distribuito da me medesimo a gratis o da i miei amici che si bullano di avere un amico inventore :-D

    simplepassatempo@gmail.com

    #20793
    Salkaner
    Partecipante

    Beh, Fresco (il mio gdr ) sta sotto una CC-BY-SA, ma dato che che le meccaniche nonsono brevettabili, in priatica chiunque ne fa ciò che vuole…

    --
    L'ipse dixit è la tomba del pensiero

    #20794
    FedericoLatini
    Partecipante

    onestamente non vedo il motivo di brevettare una meccanica o un gioco intero, il mondo dell'opensource e di internet in generale ci insegna che è ciò che vale che avrà successo e non ciò che è originale o esclusivo. Esempi:
    Dropbox, ci sono enne servizi simili a questo ma la semplicità e l'ascolto dello staff verso gli utenti li ha premiati!
    Google: quando è nato c'erano almeno 30 motori di ricerca, l'efficienza e non l'originalità lo ha premiato
    Smallworld (già citato sopra): stessa meccanica di Vinci ma è il flavor fantasy-comico che lo ha reso un bestseller (o almeno un gioco molto conosciuto)
    Agricola: meccanica straconosciuta del worker placement, ma tanto playtest e un flavor da paura lo hanno elevato al gioco-da-giocare per eccellenza.

    conclusione: vale di più una buona miscela di ingredienti comuni che un'idea pazzesca ma realizzata male.

    Quindi non vi scervellate a proteggere la vostra idea ma playtestatela fino a cesellarla nella sua essenza.
    Io ho scelto la licenza CC più libera in assoluto perchè sono sicuro che da una piccola idea come la mia la fuori c'è qualcuno che può farla risplendere come io non riuscirei mai a fare! quindi che ci lucri pure sopra se vuole e se ci riesce!

    è per questo che in questo forum leggo spesso che gli editori fanno quasi tutto il lavoro dopo aver deciso di pubblicare un gioco, il vero valore aggiunto lo mettono loro. In primis con il rischio di investire in un'idea piuttosto che in un'altra, in secondo luogo dando un taglio al gioco che potrebbe decidere le sorti del suo successo.

    Ma secondo voi sto dicendo una marea di str***ate o la vedete anche voi così?

    in fede
    Fede

    #20795
    Ble
    Partecipante

    secondo me dici cose giuste ma partendo dal punto sbagliato.
    Chi vuole proteggere l'idea non la vuole proteggere per non farla usare ad altri. Ma perchè ne possa rivendicare la proprietà intellettuale e soprattutto monetaria.
    Nonchè per non trovarsi nella situazione in cui la sua idea viene utilizzata da qualcun altro prima ancora che lui abbia modo di svilupparla in alcun modo bello o brutto che sia.
    Inoltre, facendo riferimento sempre al tuo discorso immaginalo nel monod della musica:

    Ci sono mille versioni della canzone di Sting – “Shape of my Heart”

    Nessuno dice che magari la versione di Craig David ha venduto di più perchè più commerciale, più adatta ai tempi ecc… Così come nessuno dice che quella delle Sugababes non sia invece stato un flop per il momento sbagliato ecc

    Ma a sto Sting i soldi devono entrare per aver avuto l'idea originale che ha permesso ad altri di avere successo o fallimento

    simplepassatempo@gmail.com

    #20797
    FedericoLatini
    Partecipante

    ottimo punto di vista, stracondivisibile. Sì questa cosa del pagare nel diritto d'autore musicale dove ci sono molti soldi in ballo ha molto senso.
    il mio dubbio è e rimane: “ha senso nel mondo dei giochi da tavolo che è un mercato che sposta poca pecunia, rivendicare lo sfruttamento commerciale di un gioco?”
    e a seguire la mia provocazione: “visto che non lo puoi fare per la fama, fallo per la gloria! ovvero rendi Iperdisponibile all'implementazione il tuo gioco a patto che tu sia citato come autore iniziale!”.
    ecco qua il motivo della mia scelta Creative commons Attribuizione e basta, senza altri vincoli.

    #20798
    icata
    Partecipante

    “ha senso nel mondo dei giochi da tavolo che è un mercato che sposta poca pecunia, rivendicare lo sfruttamento commerciale di un gioco?”

    fossero anche 0,25 centesimi… sì

    … oltre agli autori emergenti e aspiranti, ci sono anche i professionisti. Quindi non è impossibile, che il game design diventi un lavoro, ed in ogni caso può sicuramente dare soddisfazioni in questo senso.

    Registrare i propri lavori amatoriali pubblicati su web è un conto, ma se si tratta di un gioco Materiale (magari con aspirazioni ad essere prodotto in grosse tirature) è un'altro discorso.

    In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.

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