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  • #865
    Karl
    Partecipante

    Eccoci a al supermercato, dobbiamo scegliere quale detersivo è migliore per i nostri ambiti e cosa comprare per cena (ricordandoci che nostra moglie é a dieta e noi abbiamo bisogno di Carboidrati.

    Impossibile trovare dei giochi dove non ci sia offerta una possibilità di scelta. Qali carte cambiare, quale azione compiere, quanto scommettere, etc.
    Il numero delle scelte, la complessita e la loro diretta o indiretta influenza sull’esito della partita (punteggio); quali altri parametri sono da tenere in considerazione?

    Questo spesso crea frustrazione (piacevole) nel giocatore; spesso mi ritrovo a provare la stessa senzazione durante gli acquisti e voi?

    Karl

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    #9840
    Romendil
    Partecipante

    Come in molti casi bisogna trovare il giusto compromesso tra due estremi: dare ai giocatori delle scelte significative nel proprio turno (dando a loro magari la possibilità di pensarci già da prima, quando non tocca a loro) ma senza dare troppe scelte che potrebbero portare ad una situazione di “paralisi da analisi” (allungando quindi i tempi di gioco di ogni giocatore e annoiando chi non è di turno)

    Sì, quando devo fare degli acquisti vado spesso in “paralisi da analisi”, magari perché sono troppe le informazioni da considerare (marca, composizione merceologica, prezzo, prezzo al kg….). Ovviamente questo si riduce con l’esperienza, come nei giochi. Da un certo punto di vista chi di solito gioca sempre a giochi diversi è come chi fa la spesa sempre ad un supermercato diverso: non trova rapidamente la strada giusta per ciò che si sta cercando… ;)

    #9841
    Linx
    Partecipante

    Il supermercato è un pò come lo stesso gioco noioso ripetuto un’infinità di volte. Le scelte sono sempre le stesse con lievi variazioni.
    Mi ritrovo sempre a cercare fra gli scaffali le.. “espansioni” per provare qualcosa di nuovo (dando solo una piccola occhiata al rapporto quantità/prezzo).
    Tollero il gioco supermercato solo per partite non più lunghe di mezz’ora.
    E poi perdo sempre, quando arrivo alla cassa :(

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #9842
    raist
    Partecipante

    La scelta ci deve essere altrimenti il gioco sarebbe completamente dettato dalla fortuna e quindi poco divertente.
    Inoltre le scelte danno la possibilità di distinguere tra giocatori bravi/esperti e giocatori scarsi/non esperti perche sono quelle che determinano la strategia del gioco.

    Un problema (che in fondo determnina anche la longevità di un gioco) è quello di avere delle strategie obbligatorie e codificate per vincere.
    Mi spiego meglio: la strategia A dice compra le pecore falle crescere vendile e guadagni soldi. La strategia B dice compra i semi piantali e vendi il grano.
    Ovviamente queste due strategie sono alternative o segui la strategia A o segui B, in quanto non hai inizialmente le risorse sufficienti per farle entrambe.
    Quindi il giocatore esperto sa gia che o si segue A o si segue B, quello inesperto magari prova a dare un colpo al cerchio e uno alla botte ma con risultati disastrosi.
    Se le strategie A e B sono ben bilanciate allora con ugual probabilità mi dovrebbero portare alla vittoria, o almeno il loro rendimento atteso deve essere paragonabile. Altrimenti se A domina B il giocatore esperto giocherà sempre A e fine dei giochi.
    Quindi avere delle strategie alternative bilanciate è un prerequisito per un buon gioco, ma non è una condizione sufficiente. Infatti la differenza tra un buon gioco e uno meno buono (a mio avviso) è nel riuscire a progettare il gioco in maniera tale che la vincente tra le due strategie alternative sia determinata dallo stato iniziale della partita e dallo svolgimento stesso della partita (con dei meccanismi di controreazione). In modo che il vincitore della partita non sia sempre chi segue la strategia A ma piuttosto chi riesce a fiutare il vento e capire durante la partita quale sia la strategia migliore, magari cambiando la strategia in corso d’opera (se il gioco lo permette).

    Scusate la lungaggine e scusate se non ho parlato di supermercati… :-)

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