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Rullo di tamburi…
Quattro partecipanti per il Cimento sui Ponti. Ecco i commenti “””tecnici”””.
Serra Riccò – Khoril
Ogni giocatore gioca carte cercando di fare entrare in un castello le carte che gli servono per combinare i tris del proprio obbiettivo.
Pensavo di averlo capito male, invece avevo capito quasi tutto. Purtroppo . Tante carte per un gioco che in realtà quando la sesta carta è stata messa in tavola, con poco controllo sulla situazione finale e con un punteggio che molto facilmente è di 1 per un giocatore e 0 per gli altri (oltre ai punti segreti, che poi segreti non sono, che invece rischiano di essere molti molti di più). Insomma dubito fortemente che possa funzionare, così come è ora. Tema non incollato, di più.
I Gabellieri del Re – Claudio77
I giocatori usano carte movimento per spostare sulla plancia, composta di carte, le pedine dei cittadini. Quando queste passano dal ponte controllato da un giocatore, questo totalizza punti.
Avevo detto che il gioco di Khoril ha poco controllo? Beh questo sembra averne ancora meno
7 Bridges of Koenigsberg – Raist
Ogni giocatore è un quartiere
Gioco preso dall’omonimo enigma irrisolvibile (cercatevelo su wikipedia). L’idea di fondo è anche carina (riuscire a compiere il tragitto più lungo senza tornare sui propri passi), ma la realizzazione mi lascia un po’ perplesso. Intanto, perché farlo di carte? Poi c’è questa compresenza di informazione scoperta, e rischio (di non trovare un ponte sotto la carta) che crea un misto pisto strano, che non finisce. Eppure forse c’è un gioco da qualche parte, inserendo un tabellone con piazzamento variabile di ponti, ed un pick and deliver (cioè prendi merci da un ponte e consegnalo altrove). Per ora, rimane più divertente cercare di risolvere l’enigma.
Galactic Bridge – Icata
I giocatori hanno astronavi di cui in simultanea programmano movimento e azioni del turno, posizionando ponti spaziali e muovendosi su di essi. Lo scopo è raggiungere una casella dopo essersi impossessati di una “bandiera”.
Due difetti essenziali: uno è il fatto che i ponti centrano più o meno come i cavoli a merenda (ed essendo l’unico requisito del cimento, non è poco). Il secondo è che purtroppo – senza colpe per l’autore – la meccanica di gioco non è granché originale. Cito due esempi: il misconosciuto Space Blast (molto molto simile) e il recentissimo Asteroyds (vedi sopra). Il lato positivo di questa non eccessiva originalità, è il fatto che è facile che il gioco funzioni (bilanciamenti a parte)
VINCITORE
Come avete colto dai miei soliti rapidi, incompleti e sagaci commenti, non sono rimasto particolarmente colpito dalle idee dei partecipanti. Insomma, se fossi un editore non mi farei spedire nessuno dei prototipi di cui sopra. Ad ogni modo, l’idea da cui mi sembra si possa sviluppare il gioco più interessante, è
7 Bridges of Koenigsberg
di Marco “Raist” Pranzo
A cui proporrei di provare a mettere una plancia, qualche cosa da raccogliere e consegnare sui vari quartieri, ed eventualmente un costo crescente, senza impedire completamente, per il passaggio successivo di un pedone sullo stesso ponte.