Rispondi a: IDEAG2011 – Report

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#17505
Predicatore Rinnegato
Partecipante

Finalmente riesco a scrivere un post dopo un lunedì passato a letto, distrutto e senza voce ma contento (e si, spiegare per due giorni i propri prototipi può essere faticoso!).

Contento di aver fatto un'esperienza nuova (è stato il mio primo IDEAG) e di aver imparato molto (sia dagli ospiti internazionali che da tutti gli altri Autori).
spero di non dilungarmi troppo ma vorrei descrivere le sensazioni che ho provato sin dal mio ingresso nell'OPEN 011.

La prima impressione che ho avuto entrando nelle due sale dedicate agli autori è stata quella di sentirmi inadeguato e decisamente impreparato ad affrontare l'impatto con dei giochi esteticamente davvero belli (è la prima cosa che salta all'occhio!): tabelloni estremamente definiti e funzionali con componentistiche artigianali non indifferenti, “gioconi” strategici con una quantità notevole di «risorse varie» e multicolori, carte di ogni tipo, dadi e accessori.

Dopo aver preparato il mio tavolo, ho iniziato a fare un giro per osservare l'opera degli altri autori e devo ammettere che, se non fosse stato per il vademecum preparato dagli organizzatori e le discussioni sul forum precedenti l'evento, probabilmente sarei rimasto al mio tavolo in attesa dell'«occasionale avventore»: sarebbe stato un errore ENORME!
Ho visto realizzate tante idee interessanti, alcune davvero geniali e molte mi hanno entusiasmato sia come giocatore, sia come autore partecipe della gioia di un collega (se mi si passa il termine) [un saluto particolare a zx21 e alla sua simpatica signora e all'amico spagnolo di cui non ricordo il nome].

Un altro elemento che ha contribuito a rendere memorabile questa esperienza è stata sicuramente la sorpresa di vedere avvicinarsi altri autori interessati a provare i miei due Party Game. Dico “sorpresa” perché, rispetto ai molti giochi complessi e di qualità, i miei lavori erano sicuramente meno d'impatto e rivolti al giocatore inesperto. Pur tuttavia, non sono state poche le persone che hanno provato i miei giochi, li hanno graditi e che hanno contribuito indubbiamente a migliorarli (colgo l'occasione per ringraziarli sentitamente dei consigli dati, autori ed editori!).

Un'altra sensazione che ho provato già dal primo pomeriggio di Sabato (superata quella di inadeguatezza) è stata quella di sentirmi in un ambiente amichevole e non competitivo (cosa che avevo erroneamente presupposto data la presenza degli editori): è bello ritrovarsi in un ambiente ricco di «fermenti positivi», di «scintille di creatività» e consigli disinteressati. Davvero GRAZIE a TUTTI!

I momenti educativi con gli Autori Professionisti sono stati per me molto interessanti e decisamente formativi (oltre che divertenti!). Tuttavia mi permetto di dire che hanno tolto un po' di “magia” a quella che era la mia, ovviamente personalissima, idea del gioco da tavolo. Cerco di essere più chiaro.
Come autore alle prime armi, nel momento in cui mi accingo a ideare un gioco, parto da un'idea, cerco di determinare una meccanica di gioco e provo a sviluppare un aspetto grafico appropriato. Ma da questo a “…trasformare un Gioco in un Prodotto…“, beh… si perde un po' di “magia”.

Un'altra piccola incongruenza che ho verificato ascoltando le parole di chi è più esperto di me e quella fra la necessità degli editori di trovare un gioco «originale» (nel senso di miscela coerente di meccanica, estetica e divertimento) e la necessità degli stessi di trovare un gioco «sicuramente vendibile» (un'idea o una meccancia già consolidata).
Frasi del tipo: “…se un gioco è davvero originale c'é il rischio che possa non piacere o non essere compreso…” contrapposte a frasi del tipo “…è molto importante introdurre elementi unici e originali perché di giochi ce ne sono tanti…“, beh… possono lasciare davvero perplessi!
Se mi si consente un'estrema sintesi, riporterei un'espressione significativa che ho captato da un autore in questi due giorni e che ben riassume il “sapore” che rimane in bocca a chi, credo, abbia il desiderio di veder pubblicato il proprio gioco:

… Il primo Gioco è a culo… gli altri no… ma il primo… ti deve andare bene!…“.

Ciò non significa che non abbia apprezzato gli interventi, anzi: con gli appunti presi durante i dibattiti sono sicuro di poter migliorare le mie creazioni passate e future.

Per quanto riguarda l'organizzazione dell'evento non posso fare altro che complimentarmi con Paolo, Wallover, Tinuz, Paoletta e tutti gli altri di Giocatorino per la disponibilità e la cortesia dimostrate in ogni circostanza. La scelta dell'OPEN 011 è stata a mio parere molto intelligente perché ha dato la possibilità ad autori come me, provenienti da più di 1000 KM di distanza, di alloggiare nella stessa sede dell'Evento. In questo modo ho potuto ottimizzare i tempi e i costi, sfruttando al massimo l'esperienza di gioco!

C'é solo un appunto che avrei da fare all'organizzazione: sarebbe stato interessante avere un piccolo opuscolo con il nome degli autori associati alle proprie creazioni e una breve descrizione delle stesse (così come richieste all'atto dell'scrizione del prototipo). In questo modo sarebbe stato possibile ottimizzare anche le sessioni di playtesting, oltre ad avere dei riferimenti per i giochi che ci hanno maggiormente interessato.

A parte questo, non ho davvero nient'altro da dire se non COMPLIMENTI A TUTTI e  AL PROSSIMO APPUNTAMENTO!

La Logica è solo la premessa della Verità, non il suo epilogo!