Rispondi a: Gioco di carte astratto

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CMT
Partecipante

– Può piacere o meno, ma  il giocatore ha poche scelte se non quella di gestire gli eventi tramite le carte “holds” che danno una limitata possibilità  di influenzare il corso del gioco stesso. Chiaramente vanno giocate al momento giusto e, prima ancora, bisogna possederle.

Cosa che limita molto la fruibilità del gioco, ma qui è questione di gradimento più che altro.

– il rischio sta nel fatto che proseguendo, si incappa prima o poi nella carta “fail” che, se accumulata in numero maggiore degli altri, determina la perdita del match. Non esiste passaggio di turno, è il gioco stesso a dirti quando ed a chi passare il mazzo.

Ma appunto è un rischio incontrollato, la becchi solo per sfiga. Insomma, perfino in Exploding Kittens (che fa schifo senza mezzi termini) non ti può capitare di esplodere alla prima carta che peschi perché hai sempre la possibilità di disinnescarne almeno una. Qui per assurdo potresti continuare e pescare X fails di fila solo perché così è capitato il mazzo, e non puoi smettere finché non ti capita una carta che ti permette di farlo (che poi non so quante siano).

– Lo abbiamo definito party-game nel senso che il tipico gioco che si fa in compagnia per farsi due risate e al momento è stato testato da 2 a 4 persone. L'idea è di portarlo ad un massimo di 8 (poi le dimensioni del mazzo lo rendono impossibile da maneggiare). Se ho cannato definizione, chiedo venia T_T

Il problema è che usi un termine “tecnico” perciò crei confusione, come se io andassi in un negozio e chiedessi un gioco di strategia e mi presentassero il gioco dell'oca ^__^;; Se dovessi presentarlo a un editore dicendo che è un party game, vedrebbe qualquadra che non cosa.

– Il gioco l'ho spiegato nel capitolo “IL GIOCO” e “FINE DELLA PARTITA”. A parte girare le carte non c'è molto da fare, ma effettivamente forse dovrei includere la descrizione ed immagini delle fasi più importanti della partita.

Sì, ma io mi sono perso PRIMA di arrivarci, perché stavo cercando di ricordarmi tutte le singole carte e a che servivano e come si usavano (peraltro senza riuscirci).
Meglio, come diceva Pako, spiegare PRIMA il gioco, e poi gli effetti delle carte.

Sulle pretese non mi esprimo, nel mio “portfolio” ho un gioco che essenzialmente è “se ti va di culo ti togli davanti una carta che potrebbe farti perdere la partita”, e comunque è giocabile, se è solo per passare il tempo.
Però… però ha due regole in croce e non devo ricordarmi cosa fanno 10 tipi di carte diverse perché ce ne sono solo due tipi (in realtà uno perché le altre sono bianche). Il tuo sulle due regole in croce ci siamo, ma poi devo davvero gestirmi una marea di effetti.

Cérto